ROMA (RM) – Pubblicata oggi la delibera presidenziale che autorizza agli atleti italiani a partecipare a gare ed eventi all’estero, nel rispetto dei protocolli UCI e delle normative statali vigenti nelle nazioni in cui si svolgono le gare. Non è consentito, per motivazioni di prevenzione del contagio, partecipare a gare ed eventi nei Paesi di cui al decreto del Ministero della Salute del DPCM del 15.7.2020.

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Nell’atto firmato dal presidente Di Rocco si ricorda che “il DPCM del 15.7 ha confermato quanto disposto dal DPCM dell’ 11 giugno 2020 fino al 31 luglio 2020, in merito al consentire lo svolgimento anche degli sport di contatto e di gruppo nelle Regioni e Province Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.
Tenuto conto che, allo stato, soltanto tre Regioni italiane non consentono nei loro specifici Decreti regionali lo svolgimento di sport di contatto e di gruppo mentre tutte le altre lo autorizzano.




Preso atto dell’ Ordinanza firmata il 9 luglio dal Ministro della Salute, sentiti i Ministri degli Affari Esteri, dell’Interno e dei Trasporti, che ha disposto il divieto di ingresso e transito in Italia a chi nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o è transitato in 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana e che tale lista potrebbe essere integrata con altri Paesi.

..Dalla data odierna (15 luglio 2020, ndr) è consentito agli atleti italiani partecipare a gare ed eventi all’estero, nel rispetto dei protocolli UCI e delle normative statali vigenti nelle nazioni in cui si svolgono le gare.

Non è consentito, per motivazioni di prevenzione del contagio, partecipare a gare ed eventi nei Paesi di cui al decreto del Ministero della Salute citato in premessa ed ad altri che venissero indicati successivamente dallo stesso Ministero.

(fonte: Federciclismo.it)