1 settembre 2020

Ciao popolo che pedala e perchè no, anche a chi non pedala perchè quelli che non lo fanno sono proprio quelli che ci seguono di più , hanno tanta pazienza per aspettare l’arrivo delle gare nei vari passaggi e sono presenti alle partenze e a molti arrivi . Loro di solito sono la schiera dei genitori , delle sorelle e fratelli e delle fidanzate che fanno il tifo, le foto, e si preoccupano per primi in caso di cadute o guasti meccanici . Quindi un abbraccio a tutti quelli che mi fermano e mi ringraziano anche per le dirette e anche se non vi conosco tutti , vi ringrazio.
Oggi iniziamo a parlare del sole che splendeva alla partenza che si trovava proprio nell’azienda di abbigliamento Alè a Bonferraro di Sorgà. Mentre stavo dicendo ad un mio amico che fortunatamente il sole bacia i belli , si avvicina il nostro Ds Gian con un aria preoccupata e mi dice a bassa voce: ” E’ caduto Gomez alla Coppi & Bartali e si è rotto la spalla ed ha un problema al polso , insomma una brutta caduta , ma non dirlo ai ragazzi e lasciali tranquilli”.  
Ok, penso sono consapevole che il sole non può baciare me e non poteva essere proprio una giornata fortunata , ma iniziare così quando ancora non si è partiti mi sembra proprio una cosa che mi permette di dire – che sfiga. Sono giorni che cerco di non scrivere questa parole perchè sono una signora di 60 anni e mio nipote Mirko mi dice sempre che dico troppe parolacce ma, quando ci vuole, ci vuole.
Quindi , la location stupenda , il sole, tante persone che rivedi con piacere e che hanno fatto parte della mia gioventù , da Cipollini a Martinello a mister Stanga al Axel Merckx al papà del nostro Minali , a Cassani . Ragazzi per un attimo mi sembrava di essere stata catapultata negli anni 80/90 , anni in cui il nostro ciclismo con questi personaggi era ai massimi livelli e anni in cui ci si divertiva proprio , si discuteva si , ma erano anni in cui non ti potevi dimenticare chi ti pedalava accanto e credetemi , io che a quell’ epoca ero prima fidanzata e poi moglie ho istaurato molte amicizie che poi sono durate negli anni , nel pieno rispetto di tutti quelli che facevano parte del mondo delle due ruote in quegli anni.
Dico sempre a tutti che quando si inizia a parlare di ricordi che risalgono a più di 20 anni fa , vuol dire che si è diventati vecchi e ciunbia.. è proprio vero.
Comunque torniamo a noi, parte la corsa ed i miei pensieri sono in primis per Nicolas che è l’unico atleta straniero del nostro Team e quindi non ha la famiglia vicino , anzi visto che abita con me direi che la famiglia siamo noi :-). Vi dico subito che verrà dimesso con la frattura scomposta della clavicola e con il palmo della mano conciato molto male e con dei punti ma, come ho detto a lui, mi dicono che per il volo che ha fatto , possiamo ringraziare Dio che ha evitato il peggio.