DPCM 3 novembre 2020, l’Italia divisa in tre aree. Le regole in vigore da venerdì
ROMA (RM) – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in conferenza stampa a Palazzo Chigi le nuove misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.
Tutte le nuove misure saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre e fino al 3 dicembre. Lo ha deciso il governo «per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività».
«Il Paese è stato diviso in 3 aree: gialla, arancione e rossa», ha spiegato il premier, elencando le regioni che fanno parte di ciascuna fascia.
Area gialla (criticità moderata): Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Umbria, Veneto, Toscana, Molise, Marche, Sardegna, province di Trento-Bolzano.
Area arancione (criticità medio alta): Puglia e Sicilia.
Area rossa (criticità elevata): Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
LE REGOLE PER LE ZONE ROSSE
Nelle regioni dell’area rossa è vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti da un Comune all’altro e da una Regione all’altra.
Chiusura bar e ristoranti 7 giorni su 7, l’asporto è consentito fino alle 22, per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura negozi, eccetto supermercati, beni alimentari e prima necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
Didattica a distanza, per la secondaria di secondo grado, per le classi seconda e terza media, restano quindi aperte solo le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
Sospese tutte le competizioni sportive, salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e dal Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Consentito svolgere attività motoria all’aperto nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto solo in forma individuale.
Chiusi musei, mostre, teatri, cinema, sale giochi, palestre, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi pubblici è previsto il limite di riempimento del 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastici assoggettati a specifici protocolli.
LE REGOLE PER LE ZONE ARANCIONI
Coprifuoco dalle 22 alle 5.
È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute.
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo.
Possibile il servizio d’asporto, fino alle 22. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.
Chiusi anche i musei e le mostre, sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine.
Chiusi teatri e cinema.
Aperti invece i centri sportivi.
Chiudono, nei giorni festivi e prefestivi, i centri commerciali ma rimangono aperte le farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie e edicole che si trovano al loro interno.
L’attività motoria è permessa all’interno del proprio comune e all’aperto. Palestre e piscine chiuse.
LE REGOLE PER LE ZONE GIALLE
Divieto di spostamento dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, se non “per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute”;
didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e Università;
sospensione dei servizi di ristorazione – bar, pub , ristoranti, gelaterie e pasticcerie – dalle 18 alle 5;
nelle giornate festive e prefestive, sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Ancora: capienza al 50% per il trasporto pubblico locale e il servizio ferroviario regionale;
sospensione degli spettacoli e delle mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei;
stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.
«Se una regione all’esito dell’adozione delle misure dovesse rientrare in condizioni di stabilità per 14 giorni consecutivi in un rischio più basso, potrà essere assoggettata a misure meno restrittive», ha precisato il premier.
L’AUTOCERTIFICAZIONE – «L’autocertificazione è collegata al divieto di spostamento» e questo «va motivato con l’autocertificazione, nelle zone rosse vale per tutta la giornata», ha precisato Conte. Dove non c’è il divieto «ci sono comunque raccomandazioni» a limitare gli spostamenti e «noi confidiamo che anche le raccomandazioni siano rispettate e questo ci consentirà al più presto di tenere sotto controllo la curva del contagio, se si rispettano le regole si faranno meno sacrifici in prospettiva».