ROMA (RM) – Renato Di Rocco, ex Presidente della Federazione Italiana Ciclismo, conferma l’intenzione di presentare la propria candidatura alla Presidenza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) per il prossimo quadriennio in vista delle elezioni in programma il 13 Maggio a Milano (foto Photobicicailotto).

“Ho sentito il bisogno di candidarmi – spiega Di Rocco – perché, confrontandomi con i colleghi Presidenti di Federazioni, ho avvertito un diffuso malessere da parte del mondo dello sport per una gestione troppo personalistica ed elitaria, del tutto inadeguata, in particolare nel difficilissimo momento che stiamo vivendo”.

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“Il Coni, in questi ultimi 8 anni, ha pensato molto all’immagine e poco alla sostanza. Siamo stati sempre sui giornali ed in televisione ma nel frattempo non è stato risolto neanche uno dei problemi che interessano alle Federazioni, agli Enti di promozione sportiva, alle società di base ed alle Discipline associate”.

“Nelle mie intenzioni – prosegue Di Rocco – deve tornare ad essere centrale il lavoro di squadra. Bisogna recuperare lo spirito di servizio che contraddistingue il mondo dello sport ed il Coni deve tornare ad occuparsi dei problemi della base. Meno riflettori e telecamere, più cose concrete”.




“Faccio un esempio. Il Coni, durante la pandemia, ha abbondonate a sé stesse le società sportive e gli operatori dello sport, che stanno vivendo una crisi profondissima. Mai una volta il Coni ha evidenziato le ricerche scientifiche che dimostrano come palestre e piscine siano luoghi sani, dove la distanza è rispettata ben più che in autobus ed in metropolitana. E sapete perché non lo ha fatto? Perché era impegnato a chiedere al governo più potere e più dipendenti”.

“Un altro errore – dice ancora Di Rocco – è stato quello di non aver capito l’importanza della Riforma dello sport, delineata nel 2018. Grazie a quella Riforma, tra l’altro non ancora totalmente realizzata, lo sport italiano ha ricevuto dallo Stato, in soli due anni, ben 176,5 milioni di euro in più. Ma il Coni ha deciso di combatterla impegnandosi in una guerra sbagliata, con il risultato di perdere tempo in litigi e diatribe anziché affrontare i problemi per risolverli nell’interesse di tutti”.

“Insomma – conclude Di Rocco – la decisione di candidarmi l’ho presa perché sento che è venuto il momento di ricostruire un modello di gestione dello sport più democratico, più collegiale e orientato alla collaborazione con tutti gli operatori del sistema sportivo italiano”.

Chi è Renato Di Rocco

Renato Di Rocco è nato a Roma il 13 giugno 1946. Maestro dello Sport, è stato dirigente sportivo a tutti i livelli. Tra gli incarichi ricoperti, quello di Segretario Generale di Federciclismo e Federatletica; di Direttore Generale dell’Organizzazione Periferica, Promozione Sportiva e Scuole Regionali dello sport del CONI; di Presidente della Federciclismo dal 2005 al 2021. Attualmente è Vicepresidente dell’Unione Ciclistica Internazionale.