Vicente Hernaiz (Valladolid, 28 novembre 1998) è uno dei corridori più combattivi del gruppo dei giovani spagnolo. Si è unito alla struttura U23 della Fondazione per il 2020 e in questa stagione e mezza si è affermato come corridore completo e molto regolare.
“Alla fine, correre come stagista sta realizzando una grande parte del mio sogno di correre tra i professionisti, anche se non sono ancora un professionista in quanto tale. Quando mi è stato detto che avrei corso con il ProTeam quest’anno, è stato un grande momento di euforia. Sarà il mio primo contatto in quella categoria; non so bene cosa aspettarmi perché è una categoria molto diversa dalla U23, dove ho già molta esperienza. Ora l’obiettivo è quello di trovare una buona forma per essere il più competitivo possibile e dare il massimo in quello che la squadra mi affida. Per il resto, come dice il mio direttore Rafa Díaz Justo, ‘godere’ e dare il massimo”.
Anche David Martín (Siviglia, 19 febbraio 1999) è entrato nella Fondazione Contador nel 2020, sostenuto dalla sua grande velocità. In questa stagione e mezzo Martín, le cui origini nello sport del ciclismo sono in mountain bike, si è confermato come uno dei grandi velocisti in campo amatoriale.
“Ho avuto lo stesso sogno di diventare un ciclista professionista dal 2009. Il ciclismo, prima in mountain bike e dal 2018 con la strada, mi ha aiutato a maturare molto come persona. Crescendo mi sono reso conto della grande famiglia e degli amici che ho intorno a me. Senza di loro non sarebbe stato possibile arrivare dove sono. Ci sono stati momenti difficili sia in famiglia che personalmente, ma questo è uno sport di resistenza, di perseveranza, e il duro lavoro viene sempre premiato. Vorrei anche ringraziare ognuno dei miei compagni di squadra per questa opportunità: hanno fatto un lavoro tremendo e invisibile affinché io potessi finire o lottare per questo. È solo per loro che darò il massimo in ogni gara”.
Davide Piganzoli, invece, è un nuovo arrivato sia alla Fondazione che alla categoria. L’italiano, valtellinese di nascita, ha avuto grandi prestazioni contro il tempo da junior, ma nel suo primo anno da U23 ha anche mostrato le sue qualità sia in Coppa di Spagna (quarto nel Santikutz Klasika di Legazpi, nientemeno) che nel Giro U23, alla sua prima esperienza su tanti giorni di gara: ha chiuso decimo.
“Sono molto felice”, dice. “Sono molto emozionato, soprattutto dopo aver sofferto una brutta giornata al Giro della Valle d’Aosta. Il mio sogno è quello di poter correre con i professionisti e sono molto felice di avere l’opportunità di farlo già quest’anno. È qualcosa che mi motiva molto e non vedo l’ora che arrivi il giorno per godermelo appieno”.