Capolavoro azzurro e Filippo Baroncini è campione del mondo Under 23
LAUVEN (BELGIO) – Capolavoro azzurro e Filippo Baroncini è il nuovo campione del mondo su strada della categoria Under 23. Con un colpo da finisseur perfetto il 21enne ravennate di Massa Lombarda ha sorpreso tutti quanto sul traguardo di Lovanio, nelle Fiandre.
È una medaglia storica anche quella d’argento conquistata dall’eritreo Binian Ghirmay Hailu per l’Eritrea e per il continente africano. Terzo e medaglia di bronzo per l’olandese Olav Kooij. Quarto posto per l’altro italiano Michele Gazzoli e settimo Luca Colnaghi che è stato anche protagonista nella fuga più importante della giornata che ha permesso al resto della squadra azzurra di rimanere al coperto.
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Dalla delusione per l’oro sfumato a Trento al grande successo di oggi sui tracciati delle Fiandre: sono bastati otto giorni all’azzurro per ritrovare il sorriso, regalando all’Italia la seconda medaglia d’oro di questa trasferta iridata ed il secondo titolo consecutivo nella categoria dopo quello conquistato da Samuele Battistella nel 2019.
Baroncini trova il successo in solitaria con una stoccata magistrale sul finale, in un percorso da Classiche del Nord come quello di Lovanio. Una prova di squadra eccezionale da parte del gruppo guidato da Marino Amadori, perfetto dal primo all’ultimo chilometro. Volata per l’argento vinta dall’eritreo Biniam Girmay, terzo l’olandese Kooij davanti all’altro azzurro Michele Gazzoli.
“È un sogno” le prime parole di Baroncini appena indossata la maglia iridata. E ancora: “E’ stato il finale perfetto di una giornata nervosa, per me e per tutti i miei compagni. Questa vittoria l’ho sognata tutta la vita”. Una tattica di gara perfetta: “Il mio attacco era programmato e tutto è andato secondo i piani. Sono senza parole. Dopo la fuga ho pensato solo ad andare, andare, andare, andare e vincere questa partita. Fortunatamente, tutto è andato bene”.
Una prova di squadra eccezionale da parte del gruppo guidato da Marino Amadori, perfetto dal primo all’ultimo chilometro. La forza di un gruppo, lodato dallo stesso tecnico subito dopo l’arrivo, che si materializza anche nel primo posto nella Coppa delle Nazioni U23. “La squadra si è mossa perfettamente. Ognuno ha rispettato le consegne – ricorda Amadori, alla sua seconda maglia iridata dopo quella 2019 in Inghilterra -. Filippo è partito quando avevamo prestabilito e i compagni di squadra sono stati bravi a stoppare ogni tentativo. E’ una grande soddisfazione, che ripaga del tanto lavoro fatto in questi mesi, sia i ragazzi che tutto lo staff e la Federazione. Grazie anche alle società sportive, che hanno sposato il nostro progetto e reso tutto questo possibile”.
Filippo Baroncini ha 21 anni, è di Massa Lombarda, corre per la Colpack-Ballan e il prossimo anno passa pro con la Trek-Segafredo, tra i successi di questa stagione il titolo italiano a cronometro, l’argento agli Europei, una vittoria di tappa nel Giro U23. Tra i suoi hobby: cucinare e la MTB.
Michele Gazzoli sfiora il podio, chiude al quarto posto ma non è triste: “Quella di oggi è stata la vittoria di tutti noi. Abbiamo corso da squadra, perfettamente e come dovevamo. Avevamo un solo obiettivo: quello di vincere e l’abbiamo fatto. A Filippo voglio dire che è andato forte, ha fatto quello che doveva. Non è facile rispettare pronostici però ce l’ha fatta e siamo tutti davvero contenti”.
La gioia per il successo di Filippo e quello per la Coppa delle Nazioni coinvolge tutti i protagonisti. Marco Frigo: “Siamo veramente un gruppo affiatato e oggi lo abbiamo dimostrato. Siamo arrivati qui con una buona condizioni e abbiamo fatto vedere tutta la nostra forza. A livello personale ho cercato di mettere in campo la mia esperienza, la mia gamba e la mia generosità. Penso di essere stato d’aiuto, ho provato a salvare qualche energia fisica ma anche mentale. In un percorso così è sempre utile, perché quando la corsa si accende diventa davvero dura. Sono la persona più contenta del mondo. Adesso torno a correre con la mia squadra, mi aspettano un paio di corse a tappe e finiremo la stagione”.
Filippo Zana: “In gara ho cercato di gestire i miei compagni, avendo un po’ più di esperienza rispetto a loro. Penso di aver fatto un buon lavoro. Ho cercato di spronare tutti a dare il massimo, sapevo che oggi poteva arrivare il grande successo visto anche com’era andato l’Europeo, perso davvero per un soffio. Oggi abbiamo fatto tutti un grandissimo lavoro, gestendo la gara nel migliore dei modi. È un successo che ripaga tutti gli sforzi fatti da ognuno dei ragazzi oggi in gara: è bellissimo finire questa giornata così. Appena ho potuto parlarci ho detto a Filippo che ha fatto un’azione straordinaria, che sono felicissimo per lui e che stasera avremmo festeggiato tutti insieme”.
Luca Coati: “Siamo felici per tutta la nazionale e soprattutto per Marino, è davvero una bellissima giornata. Siamo partiti con Filippo che era uno dei favoriti, con la mentalità giusta e con un solo obiettivo. E ce l’abbiamo fatta. Prossimi appuntamenti? Martedì alla Ruota d’Oro e poi in Piemonte con il World Tour”.
Ad assistere alla vittoria di Filippo Baroncini erano presenti anche il presidente Cordiano Dagnoni e il Segretario Generale Marcello Tolu, tra i primi a congratularsi con il vincitore, con tutta la squadra e con il tecnico azzurro. “Ricevo i complimenti da tutta Italia – ha detto raggiante il presidente Dagnoni – è giusto che il merito di queste splendide vittorie vadano prima di tutto ad atleti, tecnici e staff. Il nostro compito è quello di rendere tutto questo possibile e ce la mettiamo tutta”.
ORDINE D’ARRIVO:
1 BARONCINI Filippo (Italia) 3:37:36
2 GHIRMAY HAILU Biniam (Eritrea) 0:02
3 KOOIJ Olav (Olanda)
4 GAZZOLI Michele (Italia)
5 ASKEY Lewis (Gran Bretagna)
6 NYS Thibau (Belgio)
7 COLNAGHI Luca (Italia)
8 PENHOËT Paul (Francia)
9 RANGEL COSTA Vinicius (Brasile)
10 LAMPERTI Luke (Stati Uniti)