Il quartetto azzurro è imbattibile: dopo Tokyo vince anche il Mondiale a Roubaix
ROUBAIX (FRANCIA) – Dopo l’oro olimpico di Tokyo, il quartetto azzurro dell’Inseguimento a squadre maschile riporta, 24 anni dopo l’ultima volta, l’Italia sul tetto del mondo di specialità.
Il quartetto composto da Jonathan Milan, Liam Bertazzo, Simone Consonni e Filippo Ganna (riserva Francesco Lamon), sono i nuovi campioni del mondo. Battuta in finale in maniera netta la Francia con 3.47.192.
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Medaglia di bronzo per la Gran Bretagna che ha avuto la meglio della Danimarca.
Erano 24 anni che l’Italia manca l’appuntamento con la vittoria in questa specialità (1997 a Perth, in Australia). Oggi il quartetto di Marco Villa ha superato, non senza difficoltà, una Francia volitiva. Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Liam Bertazzo (riconfermato dopo la prova di ieri) hanno chiuso la finale in 3’47”192, due secondi meglio dei transalpini, crollati solo all’ultimo.
Simone Consonni: “Questa maglia iridata, questo gruppo, sono la cosa più bella che a mio avviso un ciclista può vivere. In un anno Olimpiadi e poi Mondiali. Era un sogno che avevo da quando colsi la medaglia d’argento a Richmond (in linea U23, ndr).”
Jonathan Milan non nasconde la gioia: “È la mia prima maglia iridata… la soddisfazione più bella. È stata una gara perfetta, programmata in ogni cambio. Sapevamo che la Francia ci avrebbe dato filo da torcere, ma sapevamo anche che non avrebbe potuto seguire la nostra tabella”.
La forza del gruppo è anche nelle lacrime trattenute a stento di Liam Bertazzo, che con la gara di oggi termina la sua rincorsa ad un titolo mondiale che gli sfuggì proprio contro i francesi: “Sono tornato, dopo anni difficili”. Ed anche nelle parole di Francesco Lamon che oggi ha seguito i compagni dai box ma che ieri non ha mancato di dare il suo contributo: “Un anno fantastico, non posso chiedere altro!”
L’uomo simbolo dell’inseguimento mondiale, però, per ora è ancora lui, Filippo Ganna, al suo settimo titolo mondiale, dopo i quattro nell’individuale e i due nella crono: “A questi risultati non si fa mai l’abitudine. Questo in particolare era un oro che mancava da tanto… nello stesso anno del titolo olimpico: se non è un record ci siamo vicini. Però adesso testa alla prova di domani..”.
Marco Villa rende omaggio ai suoi corridori: “Non è stato facile, la Francia davanti al suo pubblico ha dimostrato che i valori in questa specialità cambiano molto velocemente. I ragazzi ci tenevano a fare bene e per questo hanno mantenuta alta la concentrazione fino ad oggi.. e non è facile in una stagione così intensa. Abbiamo un gruppo di atleti forti e molto giovani, che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo, oltre a costruire grandi risultati già adesso.”
Inseguimento a squadre maschile:
1° Italia (Bertazzo, Consonni, Ganna, Milan, Lamon) 3’47″192
2° Francia (Boudat, Denis, Tabellion, Thomas) 3’49″168
3° Gran Bretagna (Hayter, Vernon, Tanfield, Wood, Emadi) 3’51″205
4° Danimarca (Malmberg, Hansen, Bevort, Pedersen, Skivild) 3’53″182
5° Svizzera (Imhof, Ruegg, Thiebaud, Vogel, Vitzthum)