Il Giro d’Italia e l’Abruzzo: una storia d’amore ultacentenaria. Svelate le due tappe del 2022
Già dal primo Giro d’Italia l’Abruzzo è entrato a far parte del percorso e della storia della Corsa Rosa con anche una Grande Partenza nel 2001. Nella prossima edizione saranno due le frazioni che coinvolgeranno la Regione (Isernia – Blockhaus e Pescara – Jesi) toccando tutte e quattro le province del territorio. Nel giorno di riposo, tra le due tappe, la carovana farà sosta a Pescara.
PESCARA (PE) – Sono stati presentati oggi – presso la sede della Regione Abruzzo a Pescara – i dettagli delle due frazioni abruzzesi che faranno parte del prossimo Giro d’Italia. Anche nel giorno di riposo, tra le due tappe, di lunedì 16 maggio, la carovana si fermerà in Abruzzo.
Tappa 9, Isernia – Blockhaus
Tappa 10, Pescara – Jesi
DICHIARAZIONI
Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia: “L’Abruzzo e il Giro d’Italia hanno una storia d’amore che risale agli albori della corsa con tante tappe nella Regione. Voglio ricordare la storica Grande Partenza del 2001 che tutto l’Abruzzo abbracciò con calore e competenza perché questa è terra di grandi campioni del passato e del presente come Vito Taccone e Giulio Ciccone solo per citarne due. Nel Giro di quest’anno l’Abruzzo avrà un ruolo molto importante visto il coinvolgimento del territorio per tre giorni: due tappe e il giorno di riposo dove verranno toccate tutte e quattro le provincie abruzzesi. L’arrivo al Blockhaus di domenica 15 sarà uno spartiacque della corsa e potrebbe delineare già la classifica generale. Proprio lo scorso anno in Abruzzo, a Campo Felice, Bernal conquistò la Maglia Rosa che poi portò fino a Milano. Anche la ripartenza della corsa da Pescara, dove osserveremo secondo giorno di riposo del Giro, sarà molto importante perché saremo a metà del percorso generale. Sono certo che anche quest’anno l’accoglienza sarà la stessa che riceviamo ogni qual volta che arriviamo in questa bellissima regione”.
Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo: ”Per il sesto anno consecutivo l’Abruzzo tornerà a tingersi di “rosa” rinnovando un profondo legame con la storia del ciclismo. Si tratta di un’importante vetrina per l’immagine della nostra regione ma soprattutto di un evento sportivo di portata internazionale, amatissimo in tutta Italia. L’arrivo al Block Haus di Pretoro, dopo aver percorso le strade che attraversano i parchi nazionali d’Abruzzo e della Majella, metterà in risalto le capacità dei migliori scalatori. La tappa di Pescara, invece, porterà l’attenzione sulla città di D’Annunzio, per poi attraversare i centri della fascia costiera fino al confine nord. Un percorso impegnativo ed affascinante che non ha nulla da invidiare alle prestigiose tappe alpine e che con l’occasione celebrerà i 100 anni del Parco nazionale d’Abruzzo”.
PILLOLE STATISTICHE
L’Abruzzo e il Giro vanno a braccetto sin dalla prima edizione e nella Regione ci sono state tappe che sono entrate nella storia della Corsa Rosa:
Sono 112 le tappe del Giro conclusesi in Abruzzo: la prima nel 1909 (Bologna – Chieti); l’ultima l’anno scorso a Campo Felice.
Sono 112 anche le partenze di tappa dall’Abruzzo. Il Giro d’Italia è partito dall’Abruzzo (Grande Partenza) nel 2001 con la crono Montesilvano Marina – Pescara, vinta da Rik Verbrugghe.
In 12 occasioni delle tappe terminate in Abruzzo sono state decisive nella storia del Giro (si è verificato cioè l’ultimo cambio di maglia Rosa): è accaduto l’ultima volta l’anno scorso. Egan Bernal conquistò la Rosa a Campo Felice e la conservò fino alla fine del Giro.
Tappe storiche terminate in Abruzzo:
1914, Bari – L’Aquila:
La tappa del Giro che è durata di più: oltre 19 ore.
1923, Napoli – Chieti:
Una fuga a due Girardengo-Brunero sull’altopiano delle Cinquemiglia, consente a Girardengo di prendere il comando, che manterrà fino a Milano.
1967, Caserta – Blockhaus della Majella:
Zilioli attacca a due chilometri dall’arrivo, e l’unico a restargli a ruota è Merckx, che va a conquistare la sua prima tappa al Giro.
1999, Pescara – Gran Sasso d’Italia:
Pantani stacca tutti sulla salita finale: prova a resistergli Gotti, ma il ritmo del Pirata non dà scampo.