Valcar – Travel & Service alla RideLondon Classique. Karolina Kumięga: “Un’altra chance per crescere”
BOTTANUCO (BG) – Dopo la campagna spagnola che ha regalato alla squadra la terza vittoria stagionale, la Valcar – Travel & Service fa rotta su Londra, teatro da venerdì della RideLondon Classique. Per le ragazze di Davide Arzeni, si tratterà della quarta corsa a tappe dopo il Ceratizit Festival Elsy Jacobs, l’Itzulia Women e la Vuelta a Burgos Feminas.
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Al via per la formazione blu-fucsia: Anastasia Carbonari, Chiara Consonni, Eleonora Gasparrini, Silvia Persico e Ilaria Sanguineti. L’ultima pedina sarà la 23enne polacca Karolina Kumięga, che in carriera non ha mai corso in Inghilterra.
«Sarà un’altra bella esperienza per me e la squadra: andremo a Londra con l’intenzione di centrare altri bei risultati».
Che corsa sarà?
«Molto più veloce rispetto alle corse a tappe spagnole che hanno affrontato le mie compagne; magari più simile al Veenendaal Classic. La terza frazione, soprattutto, è molto simile a un criterium».
È una delle tue tante prime volte di questa stagione, che ti ha visto debuttare anche nel World Tour.
«Sono giovane e in questa stagione sto imparando tanto: come muovermi in gruppo, come mangiare, come bere, come avvicinarmi alle gare. Nella Valcar – Travel & Service ho trovato compagne e direttori sportivi gentili e disponibili. E, cosa che non guasta, la squadra ha quel temperamento amichevole, oserei dire latino, che a me piace molto».
Una delle esperienze che hai fatto quest’anno è stata la Parigi – Roubaix, che consideravi la corsa dei tuoi sogni.
«L’ho corsa il giorno del mio compleanno e ho capito perché la considerano l’inferno del nord: al traguardo non c’era parte del corpo che non mi facesse male. Ma sono contenta di come è andata e del mio feeling sulle pietre».
Quella del 2022 è stata la seconda edizione femminile. Segno che l’interesse verso il ciclismo rosa sta crescendo?
«Sì e se ne stanno accorgendo tifosi, sponsor e media; tuttavia ci sono ancora alcune cose da fare, come uniformare i premi tra le gare maschili e quelle femminili. Ma rispetto a quando ho iniziato io molto è già stato fatto».