FCI Verona: il roseo bilancio di metà stagione
VALEGGIO SUL MINCIO (VR) – Il sole tramonta al Castello di Valeggio e il cielo si tinge di rosa, il colore che ben si addice al bilancio di mezza stagione del comitato provinciale presieduto da Diego Zoccatelli. E non tanto per il recente arrivo a Verona del Giro d’Italia quanto per l’indefesso, costante, appassionato lavoro che viene svolto alla base a sostegno delle società in particolare per quanto riguarda la sicurezza nelle gare (due corsi Asa e tesserati oltre 60 nuovi addetti che possono essere utilizzati dalle società per le manifestazioni più impegnative) e il protocollo con Provincia, Prefettura, 118 sui “temi caldi dell’organizzazione delle manifestazioni, sul safety e sicurezza, sui piani sanitari e di emergenza ormai fondamentali per il rilascio delle autorizzazioni”.
E, ancora, con l’umiltà di tanti volontari che si mettono a disposizione del comitato per mantenere al meglio il manto del velodromo di Pescantina (per il quale il sindaco Davide Quarella si sta impegnando con Regione e Federciciclismo per verificare ogni via per attingere a finanziamenti pubblici), mettendo mano a malta e cazzuola per rattopparlo e consentire l’organizzazione di cinque riunioni (la prima mercoledì prossimo).
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Zoccatelli relaziona sul lavoro svolto a beneficio degli “amici sponsor senza i quali non si potrebbe svolgere l’attività”, al castello di Valeggio, un centro che “vive di ciclismo, al quale ben volentieri diamo una mano”, come sottolinea l’assessore allo Sport, Alessandro Remelli, e dove operano due tra le più belle realtà del nostro ciclismo, la Barbieri con una scuola di mountain bike condotta da Paola Pezzo e Paolo Rosola, dotata di un bike park, alimentata da Gianluca Barbieri, e l’Sc Valeggio di un dirigente storico come Ennio Cordioli, che auspica “un lavoro comune con la Barbieri per mettere assieme strada e mountain bike” e sogna che “in un territorio votato al ciclismo possa nascere, tra i cinque comuni di Valeggio, Castelnuovo, Sona, Sommacampagna e Villafranca, le terre del Consorzio del Custoza, una manifestazione di livello almeno nazionale”.
A metà stagione, la Verona ciclistica già si conferma leader nel Veneto per numero dei Giovanissimi, per l’attività su pista, per la qualità dell’organizzazione e, al riguardo, se il Comitato provinciale e il Comitato Gestione pista ringraziano le società e i genitori che portano i ragazzi al velodromo, Gianluca Liber, ora presente in una commissione federale, osserva che “sono le società a dover ringraziare un comitato provinciale che è, sicuramente, tra i primi tre in Italia, che continua una tradizione da Degani in poi, di lavoro e di passione senza chiedere a nessuno”.
È indubbio, anche se emerge solo velatamente, che ci sia amarezza e sconcerto per la scarsa attenzione del Comitato regionale nei confronti dei comitati provinciali, come si può desumere quando Zoccatelli mette una forte sottolineatura a quel “solo grazie ai nostri sponsor abbiamo le bici per l’attività su pista” e al seguente: “se aspettassimo gli altri…”.
Per fortuna, al servizio di un Consorzio pista dove Luciano Donatelli, Bruno Pontara e Lorenzo Zanolli danno molto del loro tempo e Luca Righetti assicura i lavori di sistemazione del velodromo, c’è un tecnico come Simone Contin (tra l’altro affernato imprenditore nel campo della ristorazione) “che – dice Zoccatelli – è entrato da subito in sintonia con il comitato, è uomo di poche parole e tanti fatti, tanta attività e dialogo al servizio dei ragazzi e delle ragazze, una pedalata in meno, ma la parola giusta al momento giusto”.
“Il Comitato – conclude il presidente – spesso pedala controvento, ma è abituato a tirare il gruppo per chilometri con il sorriso, senza lamentarsi perché, nel corso degli anni, abbiamo capito che la nostra forza sta nell’amicizia del nostro gruppo, tra noi e verso gli sponsor” (foto Photobicicailotto).
C’è stato un momento di commozione al castello di Valeggio, in occasione dell’incontro promosso dal Comitato provinciale per riferire agli sponsor l’andamento della stagione a metà del suo cammino, quando tutti i presenti si sono alzati in piedi per un lungo applauso di solidarietà all’indirizzo di Vladimir Gustov. Professionista dal 2000 al 2012, presenza a 7 Tour, 7 Giri e 8 Vuelta, al servizio di capitani come Ivan Basso, Alberto Contador, Carlos Sastre, Gustov è nato a Kiev nel 1977 e da ucraino era stato a Verona ai Mondiali del 1999 (da junior) e 2004 (da professionista). Già dagli ultimi anni della carriera, vive a Valeggio e da alcune stagioni mette la sua competenza e capacità tecnica al servizio dell’Sc Valeggio, la società di Ennio Cordioli, attenta alla base del ciclismo. Vladimir, come tutti gli ucraini, sta vivendo giorni di ansia per familiari e conoscenti costretti a “vivere” una guerra. Il comitato provinciale ha voluto far sentire la sua vicinanza ad una persona e un tecnico molto apprezzato.
(Servizio a cura di Renzo Puliero)