Domani al Veneto Classic cala il sipario sulla stagione italiana dei pro
BASSANO DEL GRAPPA (VI) – Dopo il mondiale Gravel, il Giro del Veneto, Serenissima Gravel, domani ultimo sforzo organizzativo per la PP Sport Events, che metterà in pista il Veneto Classic (nella foto di Pocis’ Pix, una fase della corsa dell’anno scorso). La prova, nata nel 2021 per volontà di Filippo Pozzato con l’intento di ricreare nel Veneto le altimetrie e le atmosfere tipiche delle grandi classiche delle Fiandre, vedrà al via 118 professionisti, in rappresentanza di 20 team, tra cui quattro World Tour.
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Rispetto all’anno scorso” le novità sono molte. La partenza avviene non da Venezia ma dal centro di Treviso, inoltre qualche spruzzata di pepe in più va ad aumentare la spettacolarità e l’imprevedibilità della parte finale del percorso, che avrà come meta ancora una volta Bassano.
In attesa dell’elenco definitivo dei partenti, gli iscritti a Veneto Classic sono 118. Le squadre sono 20: UAE Team Emirates, Astana Qazaqstan Team, Trek Segafredo, Lotto Soudal, Cofidis, Israel Premier Tech, BikeExchange Jayco, Alpecin Deceuninck, Bardiani Csf Faizanè, Bingoal Pawvels, Drone Hopper – Androni Giocattoli, Eolo Kometa, TotalEnergies, Uno-X Pro, Tudor, Biesse Carrera, Hrinkow Advarics, General Store Essebi, Zalf Euromobil Fior, Work Service.
IL PERCORSO. Quest’anno lo start sarà a Treviso e il traguardo, come l’anno scorso, a Bassano del Grappa. La corsa muoverà da piazza Matteotti alle 11,30 e si trasferirà attraverso Piazza dei Signori e Porta San Tomaso verso via Roma per il “Chilometro zero”. Alle 11,45 il via ufficiale in direzione di Conegliano, passando per Spresiano, Ponte della Priula e Susegana.
Strada tutta piatta e scorrevole fino allo strappo di Santa Maria di Feletto. Dopo 30 chilometri di gara arriva il muro di Ca’ del Poggio. Si procede in fra gli scorci più suggestivi della terra del Prosecco: Refrontolo, Pieve di Soligo, Campea, un nuovo sobbalzo altimetrico a Guia, prima di planare su Valdobbiadene e oltrepassare il Piave a Fener, ai confini con il territorio bellunese. Si corre verso Ovest abbarbicati sul pedemonte del Monte Grappa, omaggiando il genio di Canova nella sua Possagno e scollinando a Pieve del Grappa per puntare verso Bassano, la città degli alpini immortalata nelle sue opere dal premio Nobel Ernest Hemingway.
La seconda metà della corsa è su strade vicentine. Una raffica di salite brevi ma arcigne attende i corridori fra Bassano e Colceresa: dapprima tre volte in circuito con la salita della Rosina (due chilometri, pendenza media 6,5%), poi altri tre passaggi sull’anello che comprende la Tisa, una strettoia in pavé di soli 330 metri con un’inclinazione media del 15,5%. Qui i tifosi che vorranno vedere da vicino gli atleti entreranno in una zona a pagamento, per loro gli organizzatori metteranno a disposizione un maxi schermo, musica e degustazioni.
Tornati sulla Vecchia Gasparona i corridori punteranno verso Bassano, ma sulla loro strada c’è ancora un’asperità, l’inedita Diesel Farm, 1.300 metri sterrati con pendenze sempre a doppia cifra. C’è ancora la rampa breve e secca di Contrà Soarda prima di percorrere Conta’ San Giorgio e viale Diaz. Superato il Ponte Nuovo, dove l’anno scorso era piazzato il traguardo, al piazzale Cadorna virata secca a sinistra su via Porto di Brenta, ultimo sforzo in via Portici Lunghi per salire sulle piazze e raggiungere il traguardo in piazza Garibaldi dopo 197 chilometri.