Tempo di bilanci e di programmazione in casa Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino (nella foto Bolgan, l’organico 2022) che, a una settimana dalla conclusione della stagione agonistica, analizza quanto fatto in questi primi 12 mesi di attività sportiva e pianifica il futuro.

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Tra le note liete, ovviamente, gli allori conquistati nei velodromi di mezzo mondo, grazie agli straordinari Matteo Bianchi e Mattia Predomo, diventati punti di riferimento per il settore veloce su pista azzurro. La lista dei titoli conquistati in questo 2022 è lunga: Predomo si è laureato campione del mondo sia nella Velocità che nel Keirin nella rassegna di Tel Aviv, in cui ha conquistato anche una medaglia d’argento nel KM da fermo, e lo stesso ha fatto agli Europei di Anadia, con anche un bronzo nel Team Sprint. Bianchi, invece, ha abbattuto il record italiano nel KM da fermo (59”460), specialità in cui è campione europeo U23 e vicecampione europeo elite e nella quale è andato vicinissimo a una medaglia al mondiale di Saint-Quentin-en-Yvelines, dove ha chiuso 5° dopo il 2° posto in qualifica. Inoltre, ad Anadia si è preso il titolo europeo U23 anche nel Keirin e la medaglia di bronzo nel Team Sprint.

Su strada, invece, le vittorie non sono state molte. Il capitano Michael Minali si è fatto carico di portare a casa i risultati più grandi e alla fine è riuscito ad imporsi al Trofeo Bottecchia e al GP Sannazzaro, chiudendo invece al secondo posto al GP Roncolevà e al Memorial Mery Marcon.

Discorso simile per gli junior, che hanno sfiorato la vittoria senza centrarla, se si esclude il successo alla notturna del Trofeo Morbiato di Filippo Gallio. In particolare, spicca il doppio podio al GP Sportivi di Badoere, con Valentino Kamberaj secondo e Andrea Dallago terzo, e quello alla Due Giorni Sorana, con Filippo Gallio secondo e Andrea Pizzato terzo. A ciò si uniscono anche i secondi posti di Dallago alla Coppa Senio e al GP Colli Marignanesi.

“Considerando che questo è stato il primo anno in cui ci siamo ‘messi in proprio’, direi che il bilancio è più che positivo – spiega il patron di Campana Imballaggi, Roberto Campana -. Ovviamente dobbiamo correre contro alcune corazzate, quindi emergere non è mai facile, ma è stato bello vedere i nostri ragazzi sempre nel vivo dell’azione, provando sempre a giocarsi il tutto per tutto. Ed è stato bello ricevere apprezzamenti anche da addetti ai lavori di altre squadre, non solo per quanto stiamo facendo dal punto di vista tecnico ma anche di immagine del team. Ora stiamo ultimando i movimenti di mercato in vista della prossima stagione, ci sarà qualche cambiamento ma non mancheranno le conferme, sia a livello U23/Elite sia juniores”.

“Innanzitutto, voglio ringraziare tutti gli sponsor che ci hanno supportato in questa stagione. Se guardiamo alla pista, questa per me è stato l’anno migliore di sempre – aggiunge il Team Manager della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino, Alessandro Coden -. Quello che hanno fatto Bianchi e Predomo è qualcosa di straordinario, hanno dato lustro al nostro lavoro e alla nostra squadra. Ora, però, siamo già al lavoro in vista del prossimo anno, perché già a febbraio avranno i primi appuntamenti per Europei e Coppa del Mondo, che varranno come qualificazione alle Olimpiadi. Per quanto riguarda la strada, invece, possiamo ritenerci soddisfatti con le vittorie di Michael Minali, anche se in qualche frangente si poteva fare qualcosa di meglio. Siamo stati anche sfortunati, perché tra guai fisici o problemi meccanici ci siamo visti sfuggire alcuni risultati importanti, penso soprattutto ad un paio di circostanze in cui Lorenzo Elipanni e Francesco Parravano avevano la vittoria o il podio in pugno e invece tutto è sfumato per intoppi meccanici. Qualcosa in più me l’aspettavo da Lorenzo Visintainer, ma anche lui non ha avuto grande fortuna, mentre sono contento della crescita del primo anno Matteo Sperandio, che spero possa continuare su questa strada. In vista del 2023 qualcosa cambierà, alcuni atleti sono stati confermati mentre altri no. Sicuramente 3 o 4 ragazzi saliranno dalla nostra formazione junior”.

“È vero, è mancata la vittoria, ma sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi quest’anno – spiega il direttore sportivo della formazione juniores, Mattia Ress -. Vale sempre la pena ricordare che hanno 17-18 anni, stanno portando a termine gli studi e sacrificano il loro weekend per venire a correre, rinunciando ad uscire con amici, fare festa o quant’altro. Il mio obiettivo era quello di riuscire a creare un bel gruppo, senza mettere pressioni inutili, e credo che ci siamo riusciti, ho visto grande sintonia e credo che nel complesso si siano divertiti. Abbiamo sempre corso da protagonisti, spesso in testa al gruppo, abbiamo fatto belle esperienze anche all’estero, spesso misurandoci con i migliori corridori della categoria. Tanti buoni risultati sono arrivati nella prima parte di stagione, mentre nel finale i ragazzi erano un po’ al gancio, anche perché in inverno avevano fatto ciclocross. Sono contento che qualcuno approderà nella formazione U23, mentre, per quanto mi riguarda, attendo con entusiasmo i nuovi arrivi”.