Bais, Bevilacqua, Rivi e Maestri rinnovano con la Eolo-Kometa
Dopo aver annunciato i volti nuovi e i talenti che passeranno dal team development alla formazione che ha fatto richiesta della licenza Professional, la Eolo-Kometa completa la sua campagna acquisti confermando quattro atleti italiani che già nel 2022 hanno fatto parte dell’organico diretto da Stefano Zanatta: Davide Bais, Simone Bevilacqua, Samuele Rivi e Mirco Maestri (quest’ultimo ha rinnovato per due stagioni).
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Davide Bais: “Devo essere sincero: non mi vedo con una maglia diversa. Perché qui mi sono trovato subito benissimo, perché qui ho trovato persone splendide, perché qui sono cresciuto e soprattutto perché qui sento di poter crescere ancora. Questa squadra mi ha dato tanto, e per quanto mi riguarda farò di tutto per meritarmi la fiducia che mi è stata rinnovata”.
Simone Bevilacqua: “Sono molto contento di continuare questo progetto e sono grato a Fran, Ivan e Alberto per avermi dato ancora fiducia: questa cosa mi riempie di orgoglio e spero quest’anno di poterli ripagare. Con una squadra come questa ci sono tutti i presupposti per fare grandi cose anche a livello personale, mi piacerebbe vincere qualcosa e ho già ripreso ad allenarmi con questo obiettivo in testa”.
Samuele Rivi: “Sapere che sarò qui anche l’anno prossimo è bellissimo: non era scontato, e ringrazio tutti per la fiducia che cercherò di ripagare. Come? Provando a mettermi a disposizione della squadra, ad andare in fuga quando mi verrà chiesto, e magari a togliermi qualche soddisfazione perché mi piacerebbe vincere una corsa. Sono contento di ritrovare tutti i miei compagni e tutti i ragazzi dello staff con cui si è instaurato un bellissimo rapporto, non vedo l’ora di ricominciare: ci vediamo in strada!”.
Mirco Maestri: “Insomma, rieccoci: qui in Eolo Kometa ho trovato una seconda famiglia, ed è ovvio che sia felicissimo di questa conferma, che ha ancora più valore perché è una conferma doppia visto che ho firmato fino al 2024. Credo di aver fatto una buona stagione, anche se con un po’ di fortuna e un pizzico di freddezza avrei potuto centrare il bersaglio grosso. Parlo di quella tappa al Giro d’Italia che mi è sfuggita per un soffio, ed è la seconda volta in carriera che mi capita: e siccome si dice che la terza volta è quella giusta, spero davvero di poter tornare al Giro e coronare questo grande sogno. Da questa squadra ho ricevuto tantissimo, e credo di aver dato qualcosa anche dal punto di vista umano. Ora, come ho sempre fatto, volto pagina perché per me ogni anno è come se fosse il primo. Voglio mettermi in gioco, voglio dimostrare di essermi meritato il posto in squadra, voglio aiutare la squadra e… meritarmi la convocazione al Giro, perché c’è un conto aperto”.