Remco Evenepoel mette nel mirino il Giro d’Italia
Vincere il Giro dopo aver messo in bacheca la Vuelta. Questo è il percorso seguito da alcuni grandi del ciclismo mondiale, come per esempio Vincenzo Nibali, e che sembra voler essere intrapreso anche da Remco Evenepoel, il campione del mondo in carica che nel 2023 cercherà di salire sul gradino più alto del podio della Corsa Rosa (il belga nella foto di Luc Claessen, Getty Images).
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Dopo aver scritto la storia nel 2022, stagione in cui ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi, la Vuelta a España e il Campionato del Mondo, il 23enne sembra non voler abbassare l’asticella; anzi, mette nel mirino il Giro d’Italia con l’obiettivo di diventare una dei più giovani atleti nella storia a mettere in bacheca due grandi corse a tappe.
“Il 2022 sarà indimenticabile: ho vinto il mio primo grande giro Tour, ho indossato la maglia iridata, mi sono sposato e ho ricevuto il Velo d’Or, che è il più grande riconoscimento che puoi ottenere nel ciclismo”, ha ricordato Remco Evenepoel, che debutterà in Argentina alla Vuelta a San Juan. “Allo stesso tempo, durante La Vuelta, ho imparato molto su me stesso: ho imparato a gestire meglio la pressione e a essere più rilassato. Tutto questo mi aiuterà sicuramente in questa stagione, una stagione speciale per me in maglia iridata, che inizierò con tanta motivazione e voglia di ottenere buoni risultati insieme alla squadra”.
Il 2023, invece, sarà caratterizzato dal tentativo di bis alla Liegi e dall’assalto alla maglia rosa, con il portacolori della Soudal Quick-Step che tornerà al Giro dopo due anni.
“Penso che la Liegi-Bastogne-Liegi sarà la giornata più speciale dell’anno, perché la correrò da campione in carica e con l’iconica maglia iridata sulle spalle. Dopodiché, la mia attenzione si sposterà sul Giro d’Italia, il mio più grande obiettivo dell’anno. Mancano esattamente quattro mesi alla gara e posso dire che i miei obiettivi per andarci sono ottenere almeno una vittoria di tappa e fare una buona classifica generale. Ma sappiamo anche che possono succedere molte cose in tre settimane, quindi faremo un passo alla volta, proprio come abbiamo fatto alla Vuelta”.