La SD Worx lancia la volata ad Amy Pieters
È passato più di un anno da quel maledetto 23 dicembre del 2021, giorno in cui Amy Pieters è caduta in allenamento ad Alicante rischiando di perdere la vita. Dopo che la tre volte campionessa del mondo è stata dimessa dall’ospedale per iniziare il suo percorso di recupero, le informazioni sull’olandese sono stare minime. Oggi, però, la SD Worx ha diffuso un comunicato in cui spiega come sta procedendo il recupero della 31enne, sollecitando chi può a sostenere la Fondazione Amy Pieters Stichting.
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Ecco un estratto del comunicato del team.
In questi mesi c’è stato riserbo sulle condizioni di Amy, per ovvie ragioni: la riabilitazione è un processo lungo e a volte può andare meno bene di quanto ci si possa aspettare o riservare inattese battute d’arresto. Amy sta lottando contro alcune crisi epilettiche che stanno rallentando la sua guarigione; la cura a cui si sta sottoponendo per risolvere questi problemi influisce sulla sua capacità motoria e, ovviamente, anche sul suo umore.
Prima di lavorare sui prossimi passi della riabilitazione, si dovrà aspettare fino a quando non si sarà trovato il giusto dosaggio del farmaco, in modo tale da farle ritrovare l’energia e la motivazione per non arrendersi.
Anche per questo motivo, la fondazione Amy Pieters ha acquistato per lei una bicicletta adattata, oltre a un sistema di allerta in caso di attacco epilettico, per permetterle di pedalare anche all’esterno.
Mantenere la ragazza motivata è molto importante in questo momento, cosa che la sua famiglia sta continuando a fare con tanta determinazione e fiducia: “Non è ancora possibile prevedere quanto tempo richiederà la sua guarigione o quanto lontano potrà arrivare. Quello che sappiamo è che Amy è una sportiva nel cuore. È combattiva, positiva e non si arrende mai. Si è sempre impegnata e ha lavorato duramente per raggiungere i suoi obiettivi. Sia individualmente che in squadra. Il suo sforzo e la sua lotta ora servono a uno scopo molto più grande e non può farcela da sola. I trattamenti a cui Amy deve sottoporsi, in Olanda o all’estero, non sono tutti rimborsabili: tuttavia, con l’aiuto di tutti, vogliamo offrire ad Amy quante più opportunità per ottenere il massimo da se stessa”.
La SD Worx invita gli appassionati e i lettori a sostenere la Fondazione, contribuendo alla raccolta fondi che permetterà alla ragazza di proseguire il suo percorso verso il pieno recupero.
Maggiori informazioni sulla fondazione Amy Pieters: www.amypieters.nl