Presentata la Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2023
CASALECCHIO DI RENO (BO) – Torna il grande ciclismo sulle strade dell’Emilia Romagna, e lo fa con uno degli appuntamenti più importanti del panorama internazionale delle due ruote: la Settimana Internazionale Coppi & Bartali, in programma dal 21 al 25 marzo, che è stata presentata questa mattina presso il Palazzo del Turismo di Riccione. Al via anche otto formazioni del World Tour (foto di archivio di Sprint Cycling Agency).
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Adriano Amici, Presidente del Gruppo Sportivo Emilia: “Anche quest’anno siamo riusciti ad allestire una gara che si annuncia di altissimo livello introducendo alcune novità che contribuiranno sicuramente allo spettacolo. Ringrazio tutti gli enti, gli sponsor, i volontari e le forze dell’ordine che saranno determinanti alla riuscita dell’evento”.
Davide Cassani, Presidente APT Emilia Romagna: “Il percorso dell’edizione 2023 della Settimana Internazionale Coppi e Bartali si annuncia particolarmente interessante, in quanto il Gruppo Sportivo Emilia ha disegnato un tracciato che renderà la gara incerta fino al suo ultimo atto. Si tratta di una gara che sta continuando a crescere e che è sempre stata adatta a corridori di alto livello; non dimentichiamo che due anni fa ad imporsi è stato il danese Jonas Vingegaard che un anno dopo ha vinto il Tour de France”.
IL PERCORSO
21 Marzo, tappa 1: Riccione – Riccione. Km 161,8
La Settimana Internazionale Coppi e Bartali prenderà il via da Riccione. Nella prima parte, il percorso ricalca esattamente quello dello scorso anno. Il tracciato toccherà la località di Tavullia con una breve escursione nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino; successivamente, tra le località di Montegridolfo e Mondaino si trova la salita più impegnativa del circuito, di 3,3 km alla pendenza media del 7,8%. Appena superata la bellissima Rocca Malatestiana di Montefiore Conca, inizia una discesa che conduce di nuovo al fondovalle e all’ingresso di un secondo circuito in località Osteria Nuova. Questo circuito misura 15,4 km ed è caratterizzato dalla salita di Monte Colombo – Montescudo, suddivisa in due parti: una prima di circa 2 km al 5,0%, ed una seconda di 2,3 km alla media del 6%, con un tratto vicino al 10% proprio in prossimità del GPM, posto all’ingresso del borgo di Montescudo. Al termine della seconda tornata, giunti a Osteria Nuova si esce dal circuito per affrontare subito dopo la salita di Via Ca’ Menghi, un “muro” di 1 km con pendenza media dell’11%; esso può rappresentare un ideale trampolino di lancio verso il traguardo di via Milano.
22 Marzo, tappa 2: Riccione – Longiano. Km 172,5
Sarà ancora la città di Riccione a dare il via alla seconda tappa. I primi chilometri della corsa presentano alcune brevi ondulazioni lambendo Coriano, San Patrignano e Cerasolo, ma successivamente, dopo l’attraversamento della strada statale Marecchiese, il percorso procede in direzione di Sant’Arcangelo e diventa essenzialmente pianeggiante. Si lascia la provincia di Rimini per entrare nella provincia di Forlì Cesena attraverso San Mauro Pascoli e Gatteo, sfiorando la sede aziendale della Sidermec. Attraversando Savignano sul Rubicone, il percorso ritorna a monte della SS 9 Emilia imboccando la vallata dello storico fiume. Ritornando verso l’Appennino, ovviamente termina il tratto pianeggiante: una prima salita di circa 2 km immette nel circuito finale. Da questo punto all’arrivo, di pianura ce ne sarà davvero poca. Il primo passaggio sulla linea del traguardo di Longiano sarà preceduto da una prima scalata al “Muur di Via Belvedere”, salita di circa 800 metri al 11%, che ricorda un tipico “muro” belga, anche considerando la sede stradale molto stretta. Il circuito finale, da ripetere 4 volte, misura 22,8 km, ed ogni giro comporta un dislivello complessivo di circa 460 metri, ripartiti su 3 tratti in salita. La prima salita termina a Roncofreddo, dove nel corso del primo, secondo e terzo giro sarà posto il traguardo valido come GPM. Un secondo tratto in salita, ricco di tornanti in stretta successione, porta verso il bivio di Monteleone. Dopo una lunga e dolce discesa attraverso Montiano, si torna in fondovalle per andare ad affrontare il muro finale di Longiano.
23 Marzo, tappa 3: Forlì – Forlì. Km 139,7
Nella terza tappa la città di Forlì torna ad essere grande protagonista nella Settimana Internazionale Coppi e Bartali e lo fa proponendo una tappa piena di insidie e di novità. Nell fasi iniziali si affronterà la salita che porta alla Rocca delle Caminate. Le pendenze sono pedalabili, fatto salo un breve tratto attorno al 10% poco prima dello scollinamento. Una discesa veloce su strada ampia ed in buone condizioni conduce a Meldola, dove, attraversato il “Ponte dei Veneziani” si fa ingresso nel circuito di Monte Cavallo, anello di 27,7 km da percorrere 3 volte con un segmento di strada in “sterrato”. Alcuni brevi tratti di discesa conducano a Bertinoro, dove si affronterà un ultimo tratto di salita, breve ma ripido, seguito da una discesa altrettanto impegnativa attraverso il borgo medievale, caratterizzata anche da tratti in lastricato. Usciti da Bertinoro, attraverso strade ampie ed asfaltate ed alcune rotatorie, si raggiunge la Via Emilia e molto rapidamente si fa ingresso a Forlì. A questo punto si profila l’altra grande novità di questa tappa: l’arrivo all’interno del velodromo intitolato alla memoria di Glauco Servadei. Dalla Via Emilia la gara si immette nel vialetto di ingresso al velodromo, per poi entrare in pista sul rettilineo opposto al traguardo. Al passaggio sulla linea, il suono della campana annuncerà l’ultimo giro di pista prima dell’arrivo.
24 Marzo, tappa 4: Fiorano Modenese – Fiorano Modenese. Km 168
Come già per Forlì, anche per Fiorano Modenese si tratta di un gradito ritorno tra le sedi di tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali; tuttavia, sarà la prima volta che ospiterà sia la partenza sia l’arrivo. Fin dai primi chilometri della quarta frazione, il percorso si presenta ondulato, ma è dopo Castelvetro che ha inizio la prima salita; già al km 21,3 sarà posizionato il primo traguardo valido come GPM, in località Puianello, storico passaggio per il ciclismo modenese. Dopo un breve tratto, la strada riprende a salire, seppur a gradoni, fino a raggiungere Serramazzoni, dove si farà ingresso nel circuito omonimo, da ripetere due volte. La prima parte del circuito è prevalentemente in discesa, dapprima molto lieve, poi un po’ più ripida una volta oltrepassata Prignano sulla Secchia; la sede stradale ampia ed in ottime condizioni consente di scendere in tranquillità fino a raggiungere il fondovalle. La strada riprende a salire dolcemente seguendo il fondovalle del torrente Rossenna, per circa 9 chilometri, fino a giungere in località Gombola. Qui lo scenario cambia completamente: si svolta a sinistra per immettersi in una strada più stretta e fin da subito molto ripida, che in 3,3 km supererà un dislivello di 345 metri; la pendenza media è pertanto superiore al 10%. Si tratta della salita conosciuta come “Casa dello Storto”, caratterizzata dalla presenza, nei tornanti più impegnativi, di icone raffiguranti Fausto Coppi e Marco Pantani. Dallo scollinamento, si dovrà affrontare un settore vallonato di circa 6 chilometri, ricco di brevi saliscendi e diverse curve, prima di rientrare sulla strada provinciale e percorrere i 2 chilometri di nuovo in salita, per chiudere il circuito con un nuovo passaggio a Serramazzoni. Al termine del secondo giro, il passaggio da Serramazzoni sarà valevole come GPM. Seguirà una lunga e veloce discesa, su strada ampia e scorrevole, fino alle porte di Maranello, quando si svolterà a sinistra per tornare a salire verso Fogliano. Breve e tortuosa discesa per ritrovare un breve tratto pianeggiante, prima di affrontare la ripida ascesa di Via Fazzano: 1,9 km con pendenza media del 9,5%, ma con alcuni segmenti, specialmente nella parte centrale, decisamente più ripidi. La discesa successiva si sviluppa su una strada più ampia prima di entrare nella circonvallazione di Sassuolo e raggiungere, attraverso ampi viali pianeggianti, Fiorano Modenese per entrare nel circuito finale, di 8,6 km, imperniato sulla salita del Santuario.
25 Marzo, tappa 5: Carpi – Carpi (cronometro individuale). Km 18,6
Gran finale a cronometro per l’edizione 2023 della Settimana Internazionale Coppi e Bartali. Si tratta di un percorso adatto agli specialisti delle prove contro il tempo, completamente pianeggiante, ma nel quale si possono distinguere tre diverse fasi. Una prima parte ricca di cambi di direzione. La parte centrale invece prevede lunghi rettilinei in cui gli atleti potranno sprigionare tutta la potenza di cui sono capaci. Infine, quando mancheranno circa 4 km all’arrivo, si rientra in città ed il percorso torna ad essere più tortuoso per raggiungere il traguardo posto nel cuore della bellissima Piazza Martiri di Carpi dove conosceremo il nome del vincitore della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2023 che vestirà la maglia Sidermec – Regione Emilia Romagna.
Le altre maglie in palio saranno quella Selle SMP per la classifica a punti, quella Sidi che premierà il miglior scalatore, mentre la maglia Felsineo andrà al miglior giovane. La Settimana Internazionale Coppi e Bartali sarà valida anche come prima prova della challenge Regione Emilia Romagna – Sport Valley che assegnerà la maglia bianca con bande tricolori.
SQUADRE ISCRITTE
Bora – Hansgrohe
Soudal Quick-Step
Team Jayco Alula
Trek – Segafredo
Jumbo-Visma
Astana Qazaqstan Team
Ef Education – Easypost
Ineos Grenadiers
Q36.5 Pro Cycling Team
Bolton Equities Black Spoke
Green Project-Bardiani CSF-Faizanè
Eolo-Kometa Cycling Team
Israel – Premier Tech
Team Corratec
Bingoal Pauwels Sauces Wb
Tudor Procycling Team
Sofer – Savini Due – Omz
Team Technipes Inemiliaromagna
General Store – Essegibi – F.Lli Curia
Work Service – Vitalcare – Dynatek
Beltrami Tsa Tre Colli
Mg.K Vis Color For Peace
Gw Shimano – Sidermec