Il Trinx Factory Team a vele spiegate verso Capoliveri
Con l’imbarco verso l’Isola d’Elba, inizia oggi la trasferta del Trinx Factory Team alla Capoliveri Legend Xco, secondo atto del circuito Internazionali d’Italia Series. Una prova che permetterà agli atleti diretti da Luca Bramati di cimentarsi su un tracciato tecnico ed esigente, per di più al cospetto di alcuni dei più importanti atleti del panorama europeo; gli stessi con cui si dovranno misurare tra un mese in Coppa del Mondo.
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Per questo importante appuntamento, la formazione sarà al gran completo. Per la prima volta in stagione, infatti, correrà in Italia anche la slovena Vita Movrin, che si unirà a Eva Lechner, Giorgia Marchet, Gioele Bertolini, Cristian Bernardi, gli juniores Valentina Corvi, Marco Bramati, Daniele Corvi e Marco Guercilena, oltre a Lucia Bramati (nella foto di Alessio Pederiva), con cui approfondiamo i temi della gara toscana.
«Quello sull’Isola d’Elba è un percorso tecnico, con tanti passaggi esigenti che in passato hanno messo in difficoltà anche atleti di primo livello», spiega la 20enne, alla quarta stagione in maglia Trinx Factory Team. «Sembra che splenderà il sole il giorno della gara e di questo sono contenta: in caso di pioggia il quoziente di difficoltà sarebbe stato ancora maggiore».
E dire che a Nalles è stata l’unica del suo team a optare per la front…
«Di solito preferisco la front alla biammortizzata: è una bicicletta più leggera e su cui mi sento più a mio agio in salita. Inoltre le componentistiche e i materiali di prim’ordine di cui disponiamo, dalle forcelle a cerchioni, passando per i copertoni, hanno reso molto confortevole anche la front. Detto questo, Trinx mi sta mettendo in difficoltà, visto che anche la full è un mezzo molto performante in salita. Insomma, deciderò in prova quale bicicletta usare in gara».
Quali sono i parametri che la fanno optare per una o per l’altra bicicletta?
«Si ascoltano le sensazioni, tutto qui. Inoltre io ho la fortuna di poter contare sui consigli di Eva Lechner. Io percorro i giri di prova con lei, copiandone le linee e assimilando le indicazioni che mi dà; poter contare sul suo apporto da tanta sicurezza a una giovane come me».
Una giovane che non è più la rookie del gruppo…
«Già l’anno scorso c’era Valentina più giovane di me; ora nel team ci sono altri tre juniores che hanno ringiovanito il gruppo, portando una ventata di spensieratezza e allegria. Tuttavia, mi ritengo ancora la sorella minore di Eva e Gioele».
Eva Lechner con cui ha diviso il podio due settimane fa in Serbia. Come giudica finora la sua stagione?
«Sono soddisfatta, soprattutto delle prestazioni fatte dalla gara di San Zeno di Montagna in poi. Dopo la stagione del cross e alcuni piccoli malanni, il lavoro fatto sta dando i suoi frutti. Speriamo di crescere ancora, cogliere qualche altro buon piazzamento e arrivare nel migliore dei modi alla prima prova di Coppa del Mondo».
C’è una gara a cui vorrebbe arrivare al top della condizione?
«Sono tanti gli appuntamenti importanti, ma se devo sceglierne uno opto proprio per la gara di Nove Mesto, primo round di Coppa del Mondo. È un percorso incredibile con tantissimi tifosi. L’anno scorso l’ho seguita da spettatrice e non vedo l’ora di gareggiarci. E in quel caso non ho dubbi: su quelle pietraie mi servirà sicuramente la full».