La volata di Fiab verso la legge sulle città 30
Resistenza e diritti. Saranno queste due delle parole più utilizzate in occasione dei ponti del 25 aprile e del 1° maggio, da sempre così fortemente radicate nella cultura e nell’animo degli italiani. Due termini che possono essere declinati anche in ambito ciclistico. O così la pensa FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, che sfrutterà queste festività così sentite per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come la resistenza nei confronti di un modello di viabilità troppo autocentrica e il diritto alla sicurezza di chi sceglie di spostarsi in bici.
—
1200 amici si sono già iscritti al canale Telegram BICITV.
Per ricevere aggiornamenti in tempo reale sul mondo del ciclismo, unisciti a loro cliccando qui.
—
“Presente, passato e futuro: la bicicletta ha la capacità di tenere insieme tutto questo”, afferma Valeria Lorenzelli, Vicepresidente di FIAB. “Il sistema della bicicletta si è decisamente evoluto negli ultimi anni e oggi la mobilità attiva è un tema centrale nell’agenda politica delle amministrazioni anche a causa dell’emergenza climatica. Le campagne di FIAB hanno una valenza internazionale e vogliono imprimere un cambiamento che ha l’obiettivo di realizzare le linee guida dell’Oms, dell’Agenda 2030 e dell’Onu”.
In questo percorso un traguardo importante per FIAB è stato raggiunto nel 2022 con l’approvazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica che ha dotato l’Italia per la prima volta di un documento fondamentale per lo sviluppo delle azioni per la promozione della ciclabilità a tutti i livelli. Una forte spinta in questa direzione ora viene dal Parlamento Europeo grazie all’approvazione della recente Cycling Strategy, un passo importante raggiunto grazie al lavoro dal basso portato avanti da ECF, la Federazione Ciclistica Europea, di cui FIAB fa parte.
“Ora il nostro impegno è rivolto all’approvazione della legge quadro nazionale sulle città 30, una sfida politica importante per la sicurezza e la salute delle persone”, conclude Lorenzelli ricordando l’appuntamento del 6 maggio, quando FIAB insieme ad altre associazioni presenterà la bozza di legge sulle città 30 in occasione del convegno Mobilitars in programma a Bologna.
Ecco quindi le prossime iniziative promosse da FIAB in vista del 6 maggio.
«Resistere Pedalare Resistere», le pedalate di impegno civile del 25 aprile
Resistere Pedalare Resistere è il tradizionale appuntamento che FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta propone ogni anno il 25 Aprile, Festa della Liberazione. Attraverso numerose iniziative sulle due ruote nei luoghi della Memoria legati alla Liberazione dal nazi-fascismo, si vuole rievocare il ruolo importante e strategico che la bicicletta ha avuto durante Resistenza (da quella da corsa di Bartali che durante gli allenamenti tra Firenze e Assisi trasportava nel manubrio e nella sella della sua bicicletta documenti falsi destinati a salvare gli ebrei, a quelle dei Gruppi d’Azione Patriottica e delle staffette partigiane).
Calendario completo delle iniziative di “Resistere Pedalare Resistere” in programma il 25 aprile sul sito di FIAB www.andiamoinbici.it
1° maggio, prima la bici: poter andare al lavoro in bicicletta è un diritto
Il BikeToWork deve essere un’opzione accessibile a tutti e tutte. Ogni anno, in occasione della Festa del 1° maggio, FIAB ribadisce che poter scegliere la bicicletta quale mezzo di trasporto efficiente e sostenibile per andare in ufficio, in azienda o in fabbrica, deve essere un diritto per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
L’impegno costante di FIAB nel corso degli anni per promuovere iniziative e campagne a favore del BiketoWork ha portato, ad esempio, nel 2016 al fondamentale riconoscimento INAIL dell’ “infortunio in itinere” anche per chi sceglie di andare al lavoro in bici.
La bicicletta, soprattutto dopo la pandemia, è stata riscoperta da molte persone per gli spostamenti quotidiani “casa-lavoro” in ambito urbano. In aumento anche gli utenti che lavorano con la bici (e-bike e cargo-bike, fattorini, servizi di delivery, ecc.). Numerosi sono gli incentivi destinati alle iniziative a favore del BikeToWork, a cui si affiancano le direttive della UE che, con la Cycling Strategy, definisce la bicicletta come un mezzo di trasporto da incentivare.
Non vanno infine dimenticati i vantaggi generati dall’uso quotidiano della bici: si rimane in salute grazie all’attività fisica, si tutela l’ambiente riducendo l’inquinamento e si risparmia rispetto all’uso di altri mezzi di trasporto.
6 maggio, la proposta di legge in chiusura della campagna #città30subito
Allo sprint finale la campagna #città30subito lanciata a inizio anno da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta insieme ad altre associazioni per l’ambiente, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale (Legambiente, Asvis, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO, Clean Cities Campaign) con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica in merito alla necessità di dire #bastamortinstrada, avviando concretamente un percorso sociale, politico e culturale di trasformazione del tessuto urbano con la richiesta di una legge nazionale sulle città 30.
Garantire il diritto ad una mobilità sicura, sostenibile e a misura di persona da sempre fa parte del dna di FIAB. La città 30 rappresenta il modello più efficace per restituire ai nostri spazi urbani qualità della vita e sicurezza stradale per tutti e tutte. Con lo slogan “liberi di muoversi, la città alle persone” la campagna #città30subito si avvia verso l’evento di presentazione della proposta di legge redatta dalle associazioni. L’appuntamento è per il 6 maggio a Bologna nell’ambito del convegno Mobilitars. In quell’occasione la proposta di legge sarà presentata pubblicamente e discussa insieme ad amministratori locali e parlamentari.