Anche Vincenzo Nibali al via della HERO Südtirol Dolomites
SELVA DI VAL GARDENA (BZ) – Vincenzo Nibali conosce molto bene le Dolomiti: sulle Tre Cime di Lavaredo ha scritto, in maglia rosa, una delle più belle pagine del ciclismo moderno; poi ci sono le sfide con Alberto Contador, senza contare i numerosi ritiro al Passo San Pellegrino per preparare gli appuntamenti più importanti. E domenica 17 giugno il legame tra lo Squalo dello Stretto e le mitiche salite italiane si rafforzerà ulteriormente, visto che il vincitore del Tour de France 2014 sarà al via della BMX HERO Südtirol Dolomites. Insomma, dopo il debutto alla Cape Epic, il siciliano si prepara a vivere un’altra gara iconica gara della mtb mondiale.
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«Le salite e discese delle Dolomiti le conosco bene, anche se farle su asfalto non è la stessa cosa che pedalarle in mountain bike», afferma Vincenzo Nibali, a cui la seconda domanda non può che essere quella: perché un atleta abituato a giocarsi i traguardi più importanti al mondo continua a gareggiare senza ambizioni agonistiche.
«Perché per me la bici è vita, e mi diverto ancora, anche se non è più il mio lavoro. In particolare mi piace la mountain bike, che ho sempre praticato come diversivo “allenante”, anche in inverno. Ora che non sono più un professionista, mi posso concedere qualche pedalata in più, compresa qualche gara: ho partecipato a una gara all’Isola d’Elba e quest’anno alla Cape Epic in Sudafrica. Perché? Continuo a frequentare la mtb perché mi diverte: una disciplina che richiede sempre molta attenzione, grande tecnica e sempre in spinta».
Lo Squalo ha così sintetizzato in una frase l’essenza della disciplina, e ora che parteciperà alla HERO Dolomites tutto sembra amplificato.
«Ne ho sempre sentito parlare, e so che oltre ad essere molto bella è piuttosto impegnativa, ricordo che Aru (al via nel 2022) me ne ha parlato come di una prova molto, molto dura».
Sabato 17 giugno andrà in scena la 13esima edizione di HERO Sudtirol Dolomites nei tradizionali due percorsi di 86 chilometri (con 4.500 metri di dislivello) e 60 chilometri (con 3.200 metri) e Vincenzo ha scelto di sfidare la distanza più lunga e più impegnativa.