CAMPO IMPERATORE (AQ) – Tra due muri di neve, che probabilmente gli hanno ricordato le salite su cui si allena abitualmente, il trentino Davide Bais (EOLO-Kometa) ha vinto la sua prima corsa professionistica aggiudicandosi la settima tappa del Giro d’Italia, quella che portava il gruppo a Campo Imperatore (nella foto LaPresse, l’arrivo).

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Sulla interminabile salita abruzzese ci si aspettava che i big della classifica generale scaldassero la corsa, invece a salire in cattedra sono stati i tre fuggitivi, capaci di imboccare la strada verso il Gran Sasso con oltre 10 minuti di margine sul gruppo: oltre a Bais, il ceco Karel Vacek (Team Corratec – Selle Italia) e Simone Petilli (Intermarché – Circus – Wanty). Ed è stato proprio Simone Petilli a provare l’allungo negli ultimi 200 metri dell’ascesa, trovando però la pronta risposta del trentino, capace di scrivere il proprio nome nella storia di una salita su cui hanno trionfato, tra gli altri, anche Marco Pantani nel 1999.

“Finalmente è arrivata la mia prima vittoria da professionista”, ha detto entusiasta Davide Bais. “È stato inaspettato perché sono andato in fuga per prepararmi all’attacco di Lorenzo Fortunato. È stato lui a ispirare la nostra squadra per puntare a una vittoria in una tappa di montagna, visto che l’ha ottenuta al Monte Zoncolan due anni fa. Nel finale sapevo di essere il più veloce e ho aspettato che arrivasse il mio momento per fare l’ultimo sforzo. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo”.

E per Bais la soddisfazione è doppia: grazie alla lunga fuga e al primo posto, il trentino è salito sul podio anche per indossare la maglia azzurra del miglior scalatore, sfilandola dalle spalle del francese Thibaut Pinot, oggi sesto insieme al gruppo dei pretendenti per la maglia rosa.

A proposito di pretendenti per il successo finale, gli uomini di classifica oggi non si sono dati battaglia, come testimonia il fatto che sono stati in 27 gli atleti a chiudere nel gruppo buono, giunto a 3′ e 10″ dal vincitore. Gli unici nomi altisonanti a perdere contatto dal drappello della maglia rosa, che resta sulle spalle del norvegese Andreas Leknessund, sono stati Rigoberto Uran, che ha pagato 24″, e l’austriaco Patrick Konrad, arrivato al traguardo con 40″ di ritardo.

Le maglie del Giro d’Italia

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale: Andreas Leknessund (Team DSM)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti: Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna: Davide Bais (EOLO-Kometa)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani:Andreas Leknessund (Team DSM)

Stage 7 | 12/05/2023 | Capua – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) (218 km)

1 BAIS Davide (ITA) EOLO-Kometa in 6:08:40, media 35,48 km/h
2 VACEK Karel (CZE) Team Corratec – Selle Italia 0:09
3 PETILLI Simone (ITA) Intermarché – Circus – Wanty 0:16
4 EVENEPOEL Remco (BEL) Soudal – Quick Step 3:10
5 ROGLIČ Primož (SLO) Jumbo-Visma
6 PINOT Thibaut (FRA) Groupama – FDJ
7 CHAMPION Thomas (FRA) Cofidis
8 ALMEIDA João (POR) UAE Team Emirates
9 DUNBAR Eddie (IRL) Team Jayco AlUla
10 SCARONI Christian (ITA) Astana Qazaqstan Team

CLASSIFICA GENERALE

1 LEKNESSUND Andreas (NOR) Team DSM 29:02:38
2 EVENEPOEL Remco (BEL) Soudal – Quick Step 0:28
3 PARET-PEINTRE Aurélien (FRA) AG2R Citroën Team 0:30
4 ALMEIDA João (POR) UAE Team Emirates 1:00
5 ROGLIČ Primož (SLO) Jumbo-Visma 1:12
6 THOMAS Geraint (GBR) INEOS Grenadiers 1:26
7 VLASOV Aleksandr (RUS) BORA – hansgrohe
8 GEOGHEGAN HART Tao (GBR) INEOS Grenadiers 1:30
9 KÄMNA Lennard (GER) BORA – hansgrohe 1:54
10 CARUSO Damiano (ITA) Bahrain – Victorious 1:59