Si chiama, almeno per il momento, THOK Project 4 ed è il primo prototipo funzionante di e-MTB full suspended realizzato utilizzando la stampa 3D in metallo (o Selective Laser Melting – SLM). Promotori di questo innovativo progetto sono l’azienda Thok E-bikes e Materialise che, presumibilmente nei primi mesi del 2024, perfezioneranno la prima “light e-MTB” in fibra di carbonio di THOK con motore Bosch SX e modulabilità di batteria (400 / 545/ 725 Wh + range extender).

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Lo sviluppo è in corso, alcune scelte tecniche sono ancora da valutare (batteria integrata o semintegrata, allestimento, scelte geometriche) ma il telaio creato con la prototipazione in 3D è già in test sui sentieri tecnici di Finale Ligure e dell’albese.

Vantaggi e difficoltà

Lo scopo della prototipazione rapida con stampa 3D è produrre modelli funzionanti, che permettano di testare geometria, sospensioni e integrazione dei componenti.

Il SLM permette di realizzare pezzi abbastanza leggeri da simulare i pesi e comportamenti nel materiale desiderato, in questo caso la fibra di carbonio.

“È impossibile ottenere un prototipo marciante e riprodurre la necessaria integrazione con batteria e motore utilizzando un metodo tradizionale. Ci sono dei componenti che sono realizzati per idroformatura, che richiedono degli stampi, e che non sarebbero diversamente prototipabili. Anche i prototipi carbonio non sono funzionali, non reggono lunghe sessioni di test sul campo. In questo senso, la prima e-bike full-suspended interamente stampata che abbiamo realizzato risolve un grosso problema”, spiega l’industrial designer THOK Luca Burzio, che segue i progetti dal lato ingegneristico.

thok project 4 detail

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La tecnologia, i materiali e il gusto partner

Il progetto Thok Project 4 è stato realizzato da Thok in collaborazione con Materialise, società belga con sedi in 20 Paesi del pianeta e specializzazione nella stampa 3D per i settori aerospaziale, automotive e medico.

La tecnologia è appunto il Selective Laser Melting: una procedura di additive manufacturing che utilizza il laser per fondere polvere metallica. Per il THOK P4 è stata scelta una lega di alluminio e silicio (AlSi10Mg) in quanto è risultata essere la più adeguata in termini di forza, proprietà termiche, peso e flessibilità nella post-lavorazione, un materiale che permette di creare forme uniche.

La sfida comune di Thok e Materialise

“In passato realizzavamo revisioni successive del progetto, non meno di 3 prototipi di telaio destinati allo studio prima di realizzare il primo modello marciante. Con il THOK P4 la prima revisione è già un modello con gli spessori e le distanze tipici della fibra di carbonio, prodotto per essere assemblato e soprattutto pedalato con un feeling molto vicino alla bici definitiva”, spiega il CEO di THOK Stefano Migliorini.

Questa sfida ha posto THOK e Materialise di fronte a problematiche mai affrontate in precedenza ed è stata per entrambe una palestra di apprendimento: per quanto riguarda l’interazione di parti stampate in metallo, la lavorazione delle sedi dei cinematismi e degli interfacciamenti con la componentistica.

“Il progetto con THOK ci ha permesso di estendere la nostra esperienza nel settore delle biciclette e con la stampa 3D in metallo a un nuovo livello. Questa collaborazione ci ha dato l’opportunità di affinare le capacità di metal additive manufacturing per trovare risposte alle precise richieste del brand italiano”, spiega Simone Cannella, responsabile sviluppo commerciale di Materialise.

Il futuro del 3D printing è ancora da scrivere, ma la sperimentazione fatta da THOK e Materialise è un capitolo fondamentale di questa storia che porterà innovazione a vantaggio all’intero settore mondiale della e-bike industry.

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