L’UCI lancia la UCI Sustainability Impact Tracker, la prima piattaforma online che consente ai principali stakeholders del ciclismo di misurare il proprio impatto ambientale. Per realizzare questo strumento, che spinge verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e della Carta d’azione per il clima, l’Unione Ciclistica Internazionale ha collaborato con Global Climate Initiatives (GCI) e 261PI (nella foto A.S.O./Pauline Ballet, un momento dell’ultimo Tour de France).

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Il debutto della piattaforma avverrà già ai Campionati del mondo di ciclismo UCI 2023, che riuniranno 13 rassegne iridate a Glasgow e in tutta la Scozia dal 3 al 13 agosto 2023. L’evento scozzese sarà il primo a poter misurare la sua impronta di carbonio, misurando al contempo i benefici portati dalle loro azioni green.

Azioni green che saranno numerose, visto che gli organizzatori pubblicheranno a breve un piano di sostenibilità basato su dieci impegni di alto livello. Questo quadro stabilisce obiettivi concreti legati alla sostenibilità dell’evento e alla promozione di uno stile di vita diverso, che il governo scozzese ha inserito nella sua agenda politica per tutelare l’ambiente e affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

Terminati i Campionati mondiali di ciclismo 2023, l’UCI Sustainability Impact Tracker sarà proposto alle Federazioni nazionali, ai team e agli organizzatori di eventi. Questa soluzione tecnologica innovativa supporterà direttamente la famiglia di ciclisti nello sviluppo di piani d’azione e nel tracciare e comunicare gli impatti sociali, ambientali ed economici in modo coerente rispetto a standard riconosciuti a livello globale.

Se l’UCI ha lanciato un progetto su scala internazionale, non è la prima volta che gli organizzatori si dotano di uno strumento simile per quantificare l’impatto ambientale delle gare: solo per fare un esempio, grazie alla collaborazione con FEDABO, anche i Campionati Italiani Giovanili di Darfo Boario Terme hanno potuto fare una simile rilevazione.