Un nuovo trail arricchisce l’offerta dedicata ai biker di Garda Trentino; giovedì è stata infatti inaugurata la variante nei pressi di Malga Grassi che si sviluppa sui sentieri 732 e 734. Un itinerario interamente progettato dall’APT e che porta a quasi 1500 km i tracciati pensati per gli amanti delle ruote grasse (nella foto di Dennis Pasini-Vitesse, il taglio del nastro).

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Alla presentazione della variante, che da Malga Grassi scende verso Riva del Garda, sono intervenuti, tra gli altri: il Presidente Silvio Rigatti e il Direttore Oskar Schwazer di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A., i custodi forestali, il team dei Garda Rangers e la bike Ambassador del territorio Eleonora Farina che ha testato per prima la variante.

“Un sentito ringraziamento agli attori che hanno reso possibile questo nuovo percorso, il primo ‘homemade’ in Garda Trentino: in primis ai Garda Rangers che hanno eseguito i lavori, al corpo forestale, al Comune di Riva del Garda e al reparto di project management dell’APT con Stefania Oradini ed Emanuele Biagi. Il lavoro è stato pensato appositamente per la Mountain Bike e segue gli standard IMBA che intendiamo applicare anche per i prossimi percorsi”, ha dichiarato il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti.

La variante, oltre ad arricchire l’offerta bike, si presenta come un’importante novità per il territorio: si tratta infatti del primo percorso interamente progettato e realizzato da Garda Dolomiti S.p.A., in collaborazione con il Comune di Riva del Garda, il Corpo Forestale, la geologa Alice Ferrari e il Consulente Outdoor APT Angelo Seneci.

Nello specifico, il nuovo percorso è compreso tra Capanna Grassi e l’abitato di Campi sulla destra orografica del rio di Val di Gelos a una quota variabile tra i 1100 e i 1010 m s.l.m. e si sviluppa per circa 470 metri con un dislivello negativo di 90 e una larghezza di 1,20 come previsto dagli standard IMBA (International Mountain Bicycling Association). “La decisione di applicare gli standard IMBA riguarda anche il concetto di sicurezza, un tema importante che rientra tra i parametri che intendiamo seguire anche sui progetti futuri nel nostro territorio”, ha aggiunto il il Direttore di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Oskar Schwazer.

L’intervento, eseguito dalla squadra dei Garda Rangers, in collaborazione con Arco Pegaso, si è reso necessario a seguito del cedimento del sentiero originale che ha interessato l’area e che ha portato alla progettazione di un nuovo tratto di percorso per bypassare la zona soggetta a smottamenti. “Il tracciato è nato dall’esigenza di trovare un’alternativa a un percorso che era stato oggetto di una frana. Essendo un progetto ex novo, è stato possibile seguire i criteri IMBA che da una parte garantiscono un’esperienza ottimale per i biker, dall’altra una lunga durata del sentiero con interventi minimi di manutenzione ordinaria”, ha spiegato Emanuele Biagi del reparto project management di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A.

“Il risultato finale di questo lavoro è davvero ottimo ed è bellissimo che questo sia stato possibile grazie alla collaborazione di più persone: seppur non troppo lungo, si tratta di un percorso morbido, con sassi e curve, sul quale potersi divertire ma anche allenare”, ha concluso la bike Ambassador territoriale Eleonora Farina.