L’Azzanese piange Serafino Zoccatelli
CASTEL D’AZZANO (VR) – E’ stato il segretario per eccellenza. Serafino Zoccatelli, scomparso all’età di 81 anni, ha prestato per decenni la sua disinteressata opera all’Azzanese e al Comitato provinciale del ciclismo. Con Graziano Mazzi, scomparso nel maggio del 2022, ha formato una coppia inscindibile che dava certezze all’amata Azzanese, garanzia di qualità alle corse organizzate, attenzione particolare alla crescita dei giovani atleti. Graziano e Serafino erano le due colonne portanti della società che ha raggiunto i 78 anni di vita (nella foto di Photobicicailotto, i due dirigenti veronesi).
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Zoccatelli era segretario fedelissimo, attento, molto preciso, registrava tutto quanto riguardava la società e il materiale da mettere a disposizione dei ragazzi e per l’organizzazione delle corse. Giuseppe Degani, per tre mandati presidente provinciale, ricorda: «Per dodici anni, nel periodo in cui prima Franco Mori e poi io siamo stati alla guida del Comitato provinciale, Serafino si è accollato in modo ineccepibile la parte amministrativa, fatta di entrate e uscite e rapporti con gli sponsor. Era un professionista in questo, dirigente zelante, sempre presente, e copriva un settore importante per il buon lavoro del comitato».
Serafino Zoccatelli dava sicurezza all’Azzanese nell’organizzazione delle corse. Per decenni, il Gran premio Primavera è stata la corsa che apriva la stagione agonistica, su un circuito a Castel d’Azzano, sempre onorato dalle società veronesi, con un buon numero di partecipanti. E si poteva stare certi che tutto sarebbe filato via liscio. Serafino curava ogni minimo dettaglio. E’ stato uno di quei dirigenti che, pur rimanendo nell’ombra, lontano dalla luce dei riflettori, sono indispensabili per una società. Serafino, che dopo la morte dell’amata moglie, si era ritirato dalla scena, rimane un esempio da seguire. Il ciclismo veronese gli deve molto.
(Servizio a cura di Renzo Puliero)