CASTEL D’AZZANO (VR) – Nel ciclismo non ci sono solo i grandi obiettivi riservati ai grandi campioni, talvolta a tagliare traguardi storici sono anche le società. È questo il caso del G.S. Cadidavid di Roberta Cailotto che ieri al ristorante Gusto di Emiliano Oliosi di Castel d’Azzano ha festeggiato due anniversari epocali: la presentazione della 40° Festa dei Giovanissimi, in programma domenica 16 giugno, e la consegna del 20° Premio Guido Rizzetto, riconoscimento dedicato all’indimenticato giornalista de L’Arena che quest’anno è stato assegnato al ct della nazionale italiana degli juniores Edoardo Salvoldi (nella foto di Remo Mosna).

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Una serata entrata nel DNA del panorama ciclistico veronese e non solo, come testimoniato dalla presenza di Ruggero Cazzaniga, vicepresidente della FCI, di Diego Zoccatelli e Gianni Pozzani, presidenti del comitato della Fci di Verona e Brescia, dell’olimpionico Silvio Martinello, oltre al primo cittadino di Castel d’Azzano Elena Guadagnini, a Luca Mantovani, caporedattore de l’Arena, e agli sponsor che da sempre sostengono le attività del sodalizio veronese.

Sodalizio veronese che, come detto, è pronto a vivere la 40° edizione della Festa dei Giovanissimi, kermesse che domenica mattina radunerà nel circuito di Castel d’Azzano centinaia di ciclisti in erba. Premi per tutti e tre biciclette estratte a sorte tra i partecipanti, per enfatizzare l’importanza di esserci rispetto al mero risultato.

Come da tradizione, la Festa dei Giovanissimi sarà il primo tempo di una sfida che terminerà mercoledì 19 al velodromo di Pescantina, sede del 7° Trofeo Manutherm per i giovanissimi, per gli esordienti e gli allievi. Due competizioni che andranno a delineare la classifica del 4° Trofeo Acel Elettrica, la gran combinata che tiene conto dei risultati delle gare su strada di Castel d’Azzano e quelli sul tondino veronese.

Strada e pista, quindi, come le specialità seguite dal tecnico della nazionale Edoardo Salvoldi, a cui è stato consegnato il 20° Premio Guido Rizzetto. Un riconoscimento che in questi anni è andato a personalità del calibro di Elia Viviani, Paola Pezzo, Francesco Moser, Marco Villa, Davide Cassani, Enrico della Casa, Sandro Callari, oltre all’imprenditore Giovanni Rana, solo per citare gli ultimi premiati. E anche al presente Silvio Martinello, che ha ricevuto la targa nel 2013.

Edoardo Salvoldi con Silvio Martinello, vincitore del premio nel 2013 - credit Photobicicailotto

Edoardo Salvoldi con Silvio Martinello, vincitore del premio nel 2013 – credit Photobicicailotto

«Un bel club a cui è un onore unirsi», ha confermato il ct azzurro, reduce dalla trionfale spedizione in Germania al LVM Saarland Trofeo, dove gli azzurrini si sono aggiudicati tutte e quattro le frazioni in linea sulle cinque in programma: due con Alessio Magagnotti, due con Andrea Montagner. «Sono grato di ricevere questo premio, soprattutto perché è promosso da una società da decenni attiva nel ciclismo giovanile ed è intitolato a una persona che a questo sport ha dedicato tutto se stesso. Se ognuno di noi, nel nostro ruolo, riuscissimo a dare qualcosa in più il ciclismo ne beneficerebbe; nel mio piccolo, è quello che sto cercando di fare anche io da ct».