CRANS-MONTANA (SUI) – Si completa sui sentieri di Crans-Montana la scalata del podio di Olivia Onesti in Coppa del Mondo. Dopo il sesto e il quinto posto di aprile in Brasile, il bronzo di Nove Mesto e la piazza d’onore di una settimana fa in Val di Sole, la ventenne francese ha conquistato la vittoria tra le Under 23 nella quinta tappa delle Whoop UCI Mountain Bike World Series (nella foto di Maxime Schmid, Olivia all’arrivo).

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Un traguardo storico, sia per l’atleta transalpina sia per il team diretto da Luca Bramati, mai così in alto in questi quattro anni di attività.

E dire che la gara per Olivia Onesti era partita in salita: allo start, l’atleta non è riuscita ad agganciare il pedale sinistro, venendo fagocitata dal gruppo. Ma, di tornata in tornata, di salita in salita, la francese ha scalato la classifica, riportandosi su Madigan Munro e staccandola di un minuto grazie al suo impressionante passo in salita.

Olivia Onesti in azione a Crans-Montana - credit Maxime Schmid

Olivia Onesti in azione a Crans-Montana – credit Maxime Schmid

«Non è stato facile, perché il fango rendeva difficile restare in sella, sia in salita che in discesa», ha confermato la vincitrice ai microfoni di Whoop UCI Mountain Bike World Series. «C’è un grandissimo lavoro alla base di questa stagione in costante crescita; un lavoro per il quale devo ringraziare il team e la mia famiglia che sono sempre stati al mio fianco».

Anche il team ha avuto il suo ruolo in questa trasferta svizzera.

«Abbiamo cercato di tranquillizzare Olivia, sia quando doveva rimontare, sia quando era in testa», ha confermato il ds Luca Bramati. «Il resto l’ha fatto quanto costruito in questi giorni in Svizzera: la scelta dei copertoni ha fatto la differenza, permettendo all’atleta di esprimersi al meglio; senza dimenticare le prove del percorso, durante le quali Christian Bernardi ha scortato le nostre ragazze, facendo scoprire loro i segreti del tracciato».

Così il dirigente ed ex atleta italiano torna idealmente sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo, 27 anni dopo il successo a Napa Valley nel 1997.

La festa del Trinx Factory Team dopo la vittoria a Crans-Montana - credit Maxime Schmid

La festa del Trinx Factory Team dopo la vittoria a Crans-Montana – credit Maxime Schmid

«Meglio da atleta o da ds? Paradossalmente da atleta te la godi di più; in questo caso ho tirato un sospiro di sollievo solo quando l’ho vista imboccare il rettilineo finale. C’erano tratti impressionanti da un punto di vista tecnico e il fango ha reso tutto ancora più difficile e incerto. L’errore era sempre dietro l’angolo, ma Olivia è stata bravissima, così come Lucia Bramati, che ha chiuso 26°, risalendo il gruppo dalla 43° posizione di partenza: non facile in un percorso dove erano poche le linee praticabili».

A dimostrazione del tasso di difficoltà del percorso svizzero, Nicole Pesse, una delle atlete più brave nei tratti tecnici, ieri è caduta nella prova del percorso; la valdostana, che partiva in seconda fila dopo il brillante short track di venerdì, ha provato a buttarsi nella mischia, gettando però la spugna dopo la prima tornata.