PARIGI (FRA) – Il quartetto australiano, nel primo turno del torneo di inseguimento a Parigi 2024, toglie in un solo colpo il titolo olimpico agli eroi di Tokyo e anche il record del mondo. Nella finale che vale l’oro i quattro ‘canguri’ stampano un 3’40”730 che abbassa di quasi due secondi il precedente limite. I campioni di Tokyo, Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo Ganna escono a testa alta da questo duello (nella foto di Sprint Cycling Agency, gli azzurri in azione). Il loro tempo, 3’43”205, vale la finale per il bronzo. Domani se la vedranno, nell’eterna sfida che ha fatto la storia di questo quadriennio, con la Danimarca (3’42”803), che a sua volta ha perso contro la Gran Bretagna (3’42”151).

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Lotteranno per accedere alla finale anche le rocketgirls azzurre, oggi quarte con Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini. Per loro un 4’07”579 che vale anche quale record italiano. Nel primo turno di domani affronteranno la Nuova Zelanda, autrice del miglior tempo, 4’04”679, ad un passo dal record del mondo.

Marco Villa commenta la giornata: «Per quanto riguarda gli uomini non abbiamo recriminazioni. I ragazzi hanno corso sui tempi previsti. L’Australia, da outsider, ha mostrato di avere qualcosa in più. Non pensavo che su queste pista potessero fare il record del mondo, invece abbiamo visto tutti cosa hanno fatto. Con il successo di Tokyo siamo diventati il punto di riferimento sia per quanto riguarda il tempo che per le scelte tattiche. Non era facile centrare anche la finale per il 3_4 posto visto il tempo della Nuova Zelanda. Vediamo domani. Per quanto riguarda le ragazze. Hanno corso bene, hanno fatto un record italiano. Domani potrebbe rientrare anche la Balsamo che ha avuto una vigilia più difficile delle altre ma ha mostrato di poter dare il proprio contributo. Ce la giochiamo, con un occhio anche ai tempi per la finale per il bronzo. Siamo alle Olimpiadi, sapevamo che sarebbe stato difficile».

Filippo Ganna: «Complimenti all’Australia. Ha fatto un tempo che dice tutto su loro e la loro condizione. Noi abbiamo dato tutto e migliorato la prestazione di ieri. Non è bastato. Noi eravamo qui per vincere. Adesso cercheremo di portare a casa il bronzo».

Letizia Paternoster: «Abbiamo dato il massimo. Sapevamo che dovevamo fare un grande tempo per riuscire ad entrare tra le prime quattro. Domani rimettiamo tutto in discussione, anche se sappiamo che sarà dura».

Vittoria Guazzini: «Ci sono forse delle cose da limare, ma il nostro record italiano è un ottimo tempo. Non sarà facile battere la Nuova Zelanda, ma in un duello tutto può succedere e noi cercheremo di farlo succedere. Dobbiamo essere consapevoli che domani non conta solo vincere la prova, ma anche il tempo, per poter eventualmente puntare al bronzo. Insomma dobbiamo rimanere concentrate».

Chiara Consonni: «Per me è la prima Olimpiade. È un’esperienza unica e bellissima, anche se non siamo al villaggio olimpico. Si respira un’aria diversa. Noi siamo ancora in corsa per una medaglia. Abbiamo lavorato tanto questo inverno per questo obiettivo. Qui proviamo a raccogliere».

(Fonte Federciclismo.it)