Il Tour de France Femmes è di Katarzyna Niewiadoma
ALPE D’HUEZ (FRA) – Avevano studiato una tappa da sogno per l’ultimo giorno del Tour de France Femmes, con il Glandon e l’Alpe d’Huez giudici ultimi della prestigiosa corsa a tappe. Ma probabilmente nemmeno gli organizzatori di ASO si sarebbero aspettati un’ultima tappa con così tante emozioni e dal finale drammatico. A tagliare per prima il traguardo sull’Alpe d’Huez è stata la mai doma Demi Vollering (Sd Worx – Protime), che ha attaccato a 53 km dal traguardo, in vista del gpm del Glandon, per cercare di riscrivere il copione della Grande Boucle che la vedeva ottava nella generale con un ritardo di 1′ e 15″ a causa della scivolata nella tappa di Amnéville; alle sue spalle ha chiuso Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), l’unica in grado di reggere il passo della campionessa uscente e arresasi solo sul rettilineo finale. Un minuto dopo la vincitrice sono sbucate dall’ultima curva la francese Evita Muzic (FDJ – SUEZ), terza, e soprattutto la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing) la quale, al termine di una strenua resistenza, è riuscita a difendere la maglia gialla per soli 4″.
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A dimostrazione di quanto questo Tour de France Femmes sia stato equilibrato lo dimostra la classifica generale, con tre atlete racchiuse in soli 10″ dopo oltre 900 km di corsa e 15000 metri di dislivello.
«Un’altalena di emozioni incredibili e pazzesche», conferma la vincitrice del Tour de France Femmes Katarzyna Niewiadoma. «Ho sofferto lo scatto di Vollering e Rooijakkers sul Glandon, anche da un punto di vista mentale; ma, nel momento più difficile per me, sono stata fortunata a trovare sulla strada Lucinda Brand e altre atlete che mi hanno aiutata nell’inseguimento. Poi sull’Alpe d’Huez sapevo che avrei dovuto trovare il mio ritmo e così ho fatto fino agli ultimi 3 km, quando hanno iniziato a gridarmi alla radio che potevo farcela».
La tappa
Che la Sd Worx – Protime non volesse lasciare nulla di intentato lo si è capito sin dai primi chilometri, con tante atlete della squadra olandese inseritesi nella fuga della prima ora, composta da 22 ragazze. Ma, come deve essere in una sfida finale tra le atlete di classifica, alla fine a fare la differenza non sono state le gregarie, ma le capitane. Riprese le fuggitive a metà Glandon, Demi Vollering ha sfruttato il lavoro di Niamh Fisher-Black per poi aprire il gas a 3000 metri dal gpm. Alla sua ruota si è incollata Rooijakkers, che la precedeva in classifica generale di 2″, e le due hanno proseguito di comune accordo fino ai piedi dell’Alpe d’Huez. Alle loro spalle, la maglia gialla sembrava in difficoltà, ma la presenza nel drappello delle inseguitrici di altre atlete con ambizioni di classifica (come Muzic, Kerbaol e Gaia Realini) e soprattutto della compagna di squadra dell’abruzzese Lucinda Brand, ha permesso alla polacca di attaccare i mitici tornanti della salita alpina con un ritardo di soli 40″.
Gli ultimi 14 km si sono così trasformati in una sfida a tre, fatta di smorfie, momenti di difficoltà e scatti effettuati con le energie al lumicino. Davanti Demi Vollering ha provato a forzare, sia per togliersi di ruota la compagna di avventura, sia per guadagnare quei 70″ necessari per sfilare il simbolo del primato a Niewiadoma; negli ultimi 5 km, però, l’olandese ha pagato inesorabilmente gli sforzi profusi e il cronometro ha iniziato a condannarla, con il ritardo della maglia gialla che si è contratto secondo dopo secondo, passando dal 1′ e 10″ ai 46″.
Vollering comunque non si è data per vinta e, gettando il cuore oltre l’ostacolo, ha affrontato con il coltello tra i denti gli ultimi 1500 metri più facili spingendo a tutta e vincendo la tappa con 4″ di vantaggio su un’esausta Rooijakkers. Alle spalle delle due fuggitive, invece, la leader della generale nel finale ha ritrovato forze ed energie che sembravano perse: comprendendo che il colpaccio era alla portata, Niewiadoma ha forzato il passo negli ultimi 4000 metri, togliendosi di ruota un’ottima Gaia Realini, quinta al traguardo; con lei è restata solo Evita Muzic che, per quanto l’abbia preceduta al traguardo togliendole i 4″ di abbuono, non le ha negato la possibilità di portarsi a casa l’ambita maglia gialla.
Le Maglie del Tour de France Femmes 2024
Maglia Gialla: Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing)
Maglia a pois: Justine Ghekiere (AG Insurance – Soudal Team)
Maglia verde: Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike)
Maglia bianca: Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck)
Stage 8 | 18/08/2024 | Le Grand-Bornand – Alpe d’Huez (150 km)
1 VOLLERING Demi Team SD Worx – Protime 4:34:14
2 ROOIJAKKERS Pauliena Fenix-Deceuninck 0:04
3 MUZIC Évita FDJ – SUEZ 1:01
4 NIEWIADOMA Katarzyna Canyon//SRAM Racing
5 REALINI Gaia Lidl – Trek 1:31
6 KERBAOL Cédrine CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team 3:15
7 CAVALLAR Valentina Arkéa – B&B Hotels Women 3:34
8 GIGANTE Sarah AG Insurance – Soudal Team 5:10
9 FISHER-BLACK Niamh Team SD Worx – Protime 5:14
10 BRAND Lucinda Lidl – Trek 7:06
CLASSIFICA GENERALE FINALE
1 NIEWIADOMA Katarzyna Canyon//SRAM Racing 24:36:07
2 VOLLERING Demi Team SD Worx – Protime 0:04
3 ROOIJAKKERS Pauliena Fenix-Deceuninck 0:10
4 MUZIC Évita FDJ – SUEZ 1:21
5 REALINI Gaia Lidl – Trek 2:19
6 KERBAOL Cédrine CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team 2:51
7 GIGANTE Sarah AG Insurance – Soudal Team 7:09
8 BRAND Lucinda Lidl – Trek 8:06
9 LABOUS Juliette Team dsm-firmenich PostNL 8:07
10 DE JONG Thalita Lotto Dstny Ladies 8:12