BERGAMO (BG) – 7 ciclisti da 7 punti della Provincia a rappresentare i 7 principi fondativi di Croce Rossa Italia in occasione dei suoi 160 anni. Universalità, unità, volontarietà, indipendenza, neutralità, imparzialità, umanità: questi i nomi dei vessilli che i ciclisti hanno portato prima al Cimitero Monumentale di Bergamo, per un momento di riflessione e ricordo condiviso in ricordo delle vittime del Covid, poi nel centro di Bergamo anticipati da 7 maratoneti ai quali avevano consegnato ogni bandiera.

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Da Grumello del Monte ha preso il via la staffetta in rappresentanza del principio dell’indipendenza, con una delegazione composta dai volontari CRI Tiziano Augustoni, incaricato di trasportare il vessillo, e Andrea Natali, in rappresentanza del Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana Aldo Epis e Jocken Trapletti, con loro anche Luca Bergamelli, Andrea Carrara e Clelia Epis.

Nel centro di Bergamo le fasi conclusive con una nuova consegna e poi l’esposizione dei vessilli davanti a tanti volontari della CRI, dirigenti della Croce Rossa Italiana, autorità tra cui era presenta l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo: «Ringrazio – ha detto – tutti coloro che come volontari della Croce Rossa svolgono un servizio prezioso e insostituibile a favore della comunità, sottraendo tempo alle proprie famiglie e al loro tempo libero in virtù della solidarietà».

Maurizio Bonomi, bergamasco, e Presidente Regionale della Croce Rossa ha ringraziato ciclisti, podisti e volontari: «È questa una grande festa per celebrare i valori fondativi nei quali ci riconosciamo. Grazie dunque a tutti i volontari, i rappresentanti della CRI, i ciclisti e i podisti».