MONACO – Il ruolo educativo e motivazionale dello sport è uno dei capisaldi della filosofia di Beking e sono sempre di più le leggende delle più svariate discipline che si uniscono al progetto, condividendone il messaggio e la missione. Il 24 novembre al Port Hercule di Monaco saranno presenti personalità che hanno lasciato un’impronta unica nel palmares delle gare più importanti del mondo ma anche giovani rampanti che si stanno affermando nel panorama internazionale.

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Tra i più fervidi sostenitori c’è sicuramente Nicolas Roche che da quando ha lasciato il ciclismo professionistico si divide tra le più importanti competizioni gravel e i microfoni della televisione internazionale. Al suo fianco, il procuratore Manuel Quinziato, vincitore del titolo italiano a cronometro nel 2016, David Tanner e Thor Hushovd, campione del mondo a Melbourne nel 2010. «Sono davvero entusiasta di sostenere un progetto così fantastico che mira a ispirare i bambini ed avvicinarli alla bicicletta», ha commentato Hushovd. «Il ciclismo come sport ha bisogno di una nuova generazione e, se questa iniziativa incoraggia altre ragazze e ragazzi a unirsi a questa meravigliosa comunità, non potrei essere più felice. Inoltre, sapere che una parte dei fondi raccolti sarà destinata a una buona causa rende questo sforzo ancora più efficace. È un’iniziativa meravigliosa».

A proposito di iridati, il fuoriclasse Peter Sagan sarà nuovamente tra le star di Beking ma questa volta in una veste insolita, sarà lui infatti a sventolare la bandiera a scacchi della partenza delle corse di questa quarta edizione. Lo slovacco che in carriera ha vinto tre titoli mondiali consecutivi, una Parigi-Roubaix, un Giro delle Fiandre, tre Gand-Wevelgem, sette maglie verdi di re della classifica a punti al Tour de France. ha sottolineato come Beking sia un’iniziativa molto importante: «Beking ha raggiunto la sua quarta edizione a riprova che eventi come questo sono veicoli straordinari per trasmettere messaggi sociali significativi. È ammirevole come tutti gli atleti coinvolti e l’organizzazione stessa, mantengano il medesimo impegno di sempre e dedichino anno dopo anno tantissime energie per portare avanti un progetto tanto prezioso. La bici mi ha regalato molte soddisfazioni, ho dovuto fare tanti sacrifici per ottenerle, ma sono felice di tutto ciò che ho fatto. Oggi, poter ispirare le nuove generazioni mi riempie di orgoglio, e spero che presto si arrivi al momento in cui la bici sia il mezzo preferito per la vita quotidiana, oltre a rimanere uno degli sport più affascinanti di sempre. Un messaggio che merita di essere comunicato con costanza e determinazione».

In una delle location più spettacolari per gli appassionati di Formula Uno, non poteva mancare Oliver Bearman, il pilota diciannovenne che nella stagione 2024 ha corso come riserva per le scuderie Ferrari e Haas. La giovane promessa gareggerà da titolare nel 2025 e la sua presenza a Port Hercule è altamente simbolica, in quanto rappresenta l’intraprendenza delle nuove generazioni nell’inseguire i propri sogni. Tra gli altri grandi piloti ci saranno anche Antonio Giovinazzie Alessandro Pier Guidi, vincitori della 24 Ore di Le Mans 2023, Brendon Hartley, quattro volte campione del mondo Endurance e Francesco Castellacci che corre con la AF Corse nel Campionato del Mondo Endurance

Beking è soprattutto “ispirazione” e la combinazione tra grandi campioni e nuove promesse aiuterà i bambini e le bambine a guardare lo sport con altri occhi, prima divertendosi e poi, chissà, sognando in grande il loro futuro.

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