Ciclismo e territorio. Tra le colline del Conegliano Valdobbiadene

Come ormai tradizione, anche quest’anno la società Col San Martino del presidente Mario De Rosso, alla vigilia del Trofeo Piva, ha organizzato per i giornalisti un bel sabato alla scoperta del territorio e delle realtà locali. Anche noi di BICITV eravamo presenti!
Appena arrivati, si rimane catturati dal paesaggio e dalla distesa di filari che adorna le colline della zona. Inconsapevoli del lavoro che sta dietro a questo capolavoro, in cui l’opera umana si amalgama alla vera opera della natura, sorge spontanea la voglia di conoscere di più il territorio dove si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
È così che il nostro Press Tour è iniziato, dopo una salita scoscesa, teatro in passato della gara di ciclismo per amatori “La Prosecchissima”, all’Azienda Agricola Moncader. Qui un terreno particolarmente roccioso non ha impedito la rinascita, dopo due anni di lavori, del vigneto. Con i suoi 410 metri dal livello del mare (Il colle Moncader arriva a 470 metri), può vantarsi come punto più alto della produzione del Valdobbiadene DOCG. Tra un sorso e un altro, particolare interessa suscita tra i presenti anche un passito: il “vino uccellut”, così chiamato perché gli uccelli andavano a sceglier quel vitigno per primo. Come biasimarli.
Dopo questo prologo, montiamo sulle e-bike, pronti ad esplorare questo territorio. Non c’è miglior modo per rendersi conto dell’unicità delle Colline del Conegliano Valdobbiadene se non quello di pedalare in mezzo a vigneti e pendii impervi. Non a caso dal 2019 è stato iserito come “Patrimonio dell’Umanità” nella lista dei paesaggi culturali da tutelare.
Approposito di tutela… Il territorio si apre ai ciclisti, ai camminatori e a tutti i visitatori, i quali però devono esser rispettosi e consapevoli che questo è, per le persone che qui vivono tutto l’anno, un posto di fatica e lavoro. “Ex nihilo nihil fit”.
Pedalando nel cuore del Combai arriviamo nella località Serre dove la famiglia Pederiva ci da ristoro. Anche qui colpisce la consapevolezza sul rispetto dell’ambiente e su cosa potrà riservare il futuro al prodotto eccellente che nasce in queste colline, anche alla luce dei cambiamenti attuali.

foto al nostro gruppo scattata da Silvia Dalla Torre
È quasi scontato che, in questa piccola fascia di terra, la nostra escursione sulle ruote grasse finisca davanti a un bel bicchiere di bollicine, magari con un incantevole tramonto, al Ristoro Collagù.
“Assordante è il silenzio di valli e colline
mi perdo e i pensieri non giungono a fine.
Ma è bello esser persi e non pensare più
in questo ristoro qui a Collagù” (Nicola Menin).
Prima di coricarsi e fissare nella mente le meraviglie viste e l’esperienza vissuta nella giornata, una cena amichevole ospiti dall’Azienda Ronfini, ci permette di parlare della lavorazione della vigna e della successiva produzione.
La domenica mattina, quando la partenza del 76° Trofeo Piva si avvicina, non può mancare un’altra uscita, alla scoperta dei 105 ettari del Pentagono d’oro del Cartizze. Qui sono stati rilevati 15 ambiti geologici diversi, terreni tra di loro concorrenti che, messi tutti assieme, creano un’armonia straordinaria e unica al mondo. Qua le parole di Dante risuonan con profondo significato mirando le colline:
“Guarda il calor del sol che si fa vino,
giunto l’omor che della vite cola”.
Per chi passase per di qua, consigliata una visita alla mostra fotografica “Il passo del viandante”, presso l’ex Opificio di Villa dei Cedri Valdobbiadene. (Aperta fino al 25 maggio 2025)
Alla Cantina Val d’Oca, storicamente nata come espressione diretta del lavoro di più famiglie, il compito di congedarci e lasciar un ultimo pensiero sull’ineguagliabile valore del prodotto Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
Ciclismo e territorio
Un binomio che forse può aiutare alla crescita, ma anche alla “soppravvivenza”, di manifestazioni ciclistiche. Da esperienze come quella vissuta nel weekend del Trofeo Piva si può imparare. Il territorio da un valore aggiunto alla corsa, la quale può farlo conoscere meglio a chi viene per la prima volta. Un interscambio che, per la natura del nostro sport a due ruote, dovrebbe essere ovvia conseguenza.
Un ringraziamento speciale a AC Col San Martino, al presidente Mario De Rosso, a Carlo Malvestio, ai colleghi compagni di avventura e a Valentina Favore che ci ha accompagnato nel weekend del Trofeo Piva, rendendolo unico.
a cura di Davide Pegurri