Tiliment Marathon Bike: pioggia e freddo esaltano Peteer Pruus e Gaia Ravaioli
SPILIMBERGO (PN) – Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. È proprio il caso di dirlo oggi, dove in una giornata da vero nord con pioggia, vento e neve, l’estone Peteer Pruus, portacolori della Torpado Sudtirol scrive il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione che dopo il Campionato Europeo del 2018, festeggiava quest’anno la sua 11ma edizione ed era la prima tappa italiana di UCI Marathon Series.
MOLTE DEFEZIONI – La giornata è cominciata come da previsioni con il maltempo: il Direttore di Corsa unitamente al collegio di giuria UCI ha deciso di tagliare il tratto più ostico del percorso, la salita e relativa discesa del Monte Pala, dov’era in corso una nevicata. Con circa 10 km in meno è partito puntale alle 9 il gruppo, dove dobbiamo segnalare comunque parecchie defezioni dell’ultimo minuto.
Una gara dura e per duri: impostata fin dall’inizio su un ritmo elevato dove si son visti fin da subito molto attivi i tedeschi Sascha Weber e Simon Schneller, unitamente al campione europeo Medvedev, a Fabian Rabensteiner, Cristian Cominelli , Leonardo Paez, Peteer Pruus, Tony Longo e Juri Ragnoli.
Man mano che passavano i km e il freddo cominciava a farsi sentire, andava a definirsi un duo di testa che procedeva in accordo per parecchi km: si trattava dell’italiano Fabian Rabensteiner, lo scorso anno sul podio Europeo, e del tedesco Sascha Weber, ottimo ciclocrossista che si sta ben comportando anche nelle lunghe distanze. Dietro con un gap superiore al minuto viaggiava l’estone Peeter Pruus, con Leonardo Paez e Simon Schneller.
Negli ultimi 20 km di gara cominciava la rimonta del portacolori della Torpado Sudtirol : Pruus prima prendeva poi staccava Rabensteiner e Weber, andando ad involarsi tutto solo lungo il rettilineo finale del Duomo di Spilimbergo. Dietro tra crisi e ritiri si rimescolavano le carte con Weber (Maloja Rocky Mountain) che conquistava la seconda posizione, e il giovane elitemaster sport Simon Schneller (Team Baden) il terzo posto. Quarto chiudeva il primo italiano Fabian Rabensteiner (Trek Selle San Marco) a 4 min e 25 e chiudeva la top 5 Simon Stiebjahn (Team Bulls). Altri italiani nei primi 10: Juri Ragnoli 6°, Daniele Mensi 7°, Pietro Sarai 8°, Cristian Cominelli 9° (foto Alessandro Billiani e Denis Scarpante).
Tra le donne è stata sempre al comando la genovese Giaia Ravaioli (KTM Alchemist Dama) che ha inflitto un distacco pesantissimo alla seconda, la tedesca Stefanie Dohrn (38 Handl). Ravaioli ha mantenuto un margine importante nonostante la rottura di un pedale a 20 km dall’arrivo. Più forte della sfortuna.Ritirate e non partenti le altre atlete elite in gara.