Filippo Ganna incontra i suoi tifosi a Vignone e promette: “Voglio dare di più”
VIGNONE (VCO) – La comunità di Vignone, piccolo paese sopra Verbania, ha festeggiato il suo giovane campione. Domenica sera, la sala polivalente della località piemontese ha ospitato la festa del Filippo Ganna Official Fan Club alla presenza di oltre cento persone tra amici, parenti, appassionati e concittadini che hanno voluto ringraziare Filippo Ganna per le emozioni che ha saputo regalare anche quest’anno.
Nella sua stagione del debutto tra i professionisti durante la quale si è tolto delle belle soddisfazioni: ancora su pista vincendo il titolo europeo dell’Inseguimento individuale e la medaglia d’argento al Mondiale della stessa specialità.
Presente una nutrita rappresentanza del Pedale Ossolano, la società in cui Pippo Ganna è cresciuto nelle categorie giovanili, con in testa il presidente Florido Barale ed i suoi ex allenatori Marco Padovan e Marco Della Vedova. C’erano anche Gianluca Valoti e Rossella Dileo del Team Colpack, l’amico e compagno di squadra alla UAE Team Emirates e di Nazionale Simone Consonni ed il CT azzurro della pista Marco Villa.
Filippo Ganna dà un voto alla sua prima stagione da professionista: “Direi non più di 7. Diciamo che mi salva la pista. Su strada ho potuto comunque maturare tanta esperienza, mi hanno aiutato tanto i compagni. Il prossimo anno voglio dimostrare sicuramente di più”.
La corsa più impegnativa? “Al Giro di Slovenia le salite mi hanno fatto tanto male, bisognava però sempre tenere la concentrazione alta. È stata una bella corsa, istruttiva per me”.
Il giorno in cui ti sei arrabbiato di più? “Forse il giorno del Campionato Italiano a cronometro. Mi ero preparato bene, ma non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. E devo chiedere scusa anche a tutti i miei tifosi che erano venuti per sostenermi e quel giorno non sono stato molto simpatico con loro”.
Cosa ti aspetti dalla stagione 2018? “Non so ancora quelli che saranno i miei programmi di gara, ma io posso dire che sarò a disposizione dei compagni, ma spero qualche volta di trovare la mia fetta di pane e cercare di mangiarla più possibile per conquistare anche io qualche risultato importante”.
Cose importanti tu e i tuoi compagni di Nazionale le state facendo già su pista dove avete dimostrato di poter competere con i migliori… “Abbiamo ancora tanto da migliorare – ammette Ganna – e il nostro obbiettivo è senza dubbio l’Olimpiade di Tokyo 2020. Abbiamo dimostrato che possiamo arrivare ad alti livelli e magari anche vincere e quindi dobbiamo solo lavorare, lavorare e lavorare. Il CT Villa è a nostra completa disposizione, speriamo che le società, come è stato quest’anno, possano darci una mano in futuro anche in questo senso e magari riuscire ad avere qualche momento in più dove trovarci tutti insieme per lavorare ancora meglio, fermo restando che sono importanti gli impegni che abbiamo con le nostre squadre e dobbiamo rispettarli”.
L’avventura con UAE Team Emirates era partita in maniera un po’ turbolenta, ma alla fine è stata una prima esperienza importante tra i professionisti. “Logicamente è una squadra giovane che non doveva nemmeno esserci. È nata e ci ha dato tantissimo e noi come corridori abbiamo cercato di dare tantissimo alla squadra perché è quello che merita. Ora per l’anno nuovo abbiamo grandi corridori in organico, come Kristoff e Aru, e cercheremo di essere competitivi nei Grandi Giri come nelle corse di un giorno e piccole corse a tappe. Gli obbiettivi della squadra sono molto importanti, si vuole trionfare nei Grandi Giri, noi siamo qua e cerchiamo di lavorare soprattutto per questo”.
Programmi per il 2018? “Inizierò in Argentina, alla Vuelta a San Juan, ma solo nel prossimo ritiro in Sicilia conoscerò un po’ meglio i programmi miei e della squadra. Di sicuro la campagna del Nord la vorrei fare perché quest’anno tra un inghippo e l’altro non sono riuscito ad affrontarla”.
Nei primi mesi dell’anno ci sarà anche il Mondiale in pista… “Quest’anno va bene che il Mondiale in pista cade prima in calendario e quindi questo potrebbe permettermi di fare sia il Mondiale che poi correre al Nord”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)