Cross Tour EKZ: Eva Lechner si conferma ad Eschenbach
La bolzanina, reduce del successo nel “Ciclocross del Ponte” a Faè di Oderzo, l’altro ieri, ha concluso la sua stupenda prestazione lasciando a debita distanza le elvetiche Jolanda Neff (39”) e Nicole Koller (2’03”).
Soltanto quarta, a 2’11”, Pavla Havlikova, campionessa della Repubblica Ceca, la quale in ogni caso conserva il primato della classifica provvisoria a punti che vede al secondo posto l’elvetica Jasmin Egger-Achermann, in questa occasione quinta con un ritardo di 2’43” dalla tricolore.
Generosa la prestazione della ventunenne Rebecca Gariboldi, appartenente alla categoria Under 23, giunta in undicesima posizione. La giovane azzurra conserva il suo terzo posto nella classifica.
Le condizioni ambientali (pioggia ghiacciata, temperatura appena sopra lo zero, fanghiglia e percorso innevato) hanno reso le gare particolarmente selettive ma per l’azzurra, apparsa in bella forma in vista della prova di Coppa del mondo che si disputerà tra una settimana a Namur, in Belgio, ciò non ha costituito un problema, anzi.
Alla fine la Lechner, visibilmente soddisfatta, ha dichiarato di amare questa gara e questo percorso e di essere rimasta del tutto soddisfatta della sua prestazione.
Nella gara Elite uomini il campione tedesco Marcel Meisen (Steylaerts-Betfirst), vincitoren anche nella precedente prova di Hittnau del Cross Tour EKZ, ha preceduto di 28” l’olandese David Van der Poel (fratello maggiore del campione europeo Mathieu) mentre al terzo posto giungeva, a sua volta soddisfatto, il francese Fabien Canal (a 59”), seguito a breve distanza dal giovane Andri Frischkencht e dall’altrettanto giovane belga Nicolas Cleppe.
Nella classifica, in vista della prossima prova di Meilen, l’elvetico Marcel Wildhaber (giunto nono, assai provato) ha difeso la sua leadership rispetto ai suoi connazionali Nicola Rohabach e Simon Zahner che restano in seconda e terza posizione.
Nella categoria maschile U/19 il successo andava allo svizzero Loris Rouiller, campione europeo juniores, mentre nella categoria U/17 femminile s’imponeva Melissa Rouiller, sua sorella. Nel ciclocross non è raro trovare atleti del medesimo nucleo familiare. A questo proposito c’è un’importante e variegata casistica che, storicamente, fa riferimento ai fratelli Eric e Roger De Vlaeminck ed ora, ben rappresentata, dai fratelli David e Mathieu Van der Poel. Ma quando si usa dire “il ciclocross è una famiglia” l’espressione vuole evidentemente evidenziare anche il contesto amichevole che questa disciplina del ciclismo esprime sui campi di gara, dove la fatica e il disagio, in determinate condizioni meteo, sono condivise anche da coloro che singolarmente assistono gli atleti.
(fonte: Federciclismo.it)