ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) – Guardare al futuro senza dimenticare il passato. E nel passato di Davide Villella c’è il Gruppo Ciclistico Almenno, la società che lo ha visto crescere fin dalla categoria Giovanissimi e sino agli Juniores, prima di spiccare il volo verso il grande ciclismo, prima tra i dilettanti con la maglia del Team Colpack e poi tra i professionisti con la Cannondale.

Il 2018 sarà un anno molto importante per la carriera del ciclistica bergamasco, segnato dal passaggio ad una nuova squadra, l’Astana Pro Team. Villella però non dimentica le origini e come ogni anno, lo scorso venerdì sera, ha presenziato alla festa di fine stagione del Gc Almenno, dove era presente tra gli altri un altro grande campione del passato come Felice Gimondi, dispensando autografi e premiando personalmente alcuni dei giovani ciclisti della società orobica che vedono in Davide un modello da imitare.

La stagione appena conclusa così come già era avvenuto nel 2016 hanno confermato che Davide Villella ha i numeri per dire la sua nel ciclismo che conta. Un anno fa otteneva il suo primo successo alla Japan Cup, dopo un Giro di Lombardia chiuso al quinto posto e corso da protagonista. Quest’anno il risultato più importante è stato sicuramente la conquista sul podio finale di Madrid della maglia a pois di miglior scalatore della Vuelta a España (nella foto Davide Villella dona al suo ex presidente del Gc Almenno Piermario Rota Nodari la maglia a pois).

A 26 anni compiuti il 2018 potrebbe essere l’anno cruciale per la sua carriera. L’esperienza delle prime tre stagioni tra i professionisti gli ha fornito la maturità necessaria per affrontare con convinzione i grandi appuntamenti e il cambio di squadra potrebbe diventare uno stimolo importante per cercare nuovi obbiettivi.

Ripensando al 2017, Davide Villella commenta: “Direi che il bilancio è abbastanza positivo, soprattutto se considero la seconda parte della stagione. È mancata la vittoria però sono abbastanza soddisfatto di quello che sono riuscito a fare, soprattutto alla Vuelta. Riuscire a difendere la maglia degli scalatori fino a Madrid è stato un orgoglio”.  

Nel 2018 nuova squadra, l’Astana, nuova avventura e nuovi stimoli? “Ci sono sicuramente degli stimoli in più con il fatto di indossare una nuova maglia. La squadra è all’altezza è molto attrezzata e vedremo dal prossimo anno come andranno le cose”.

Il primo impatto con il nuovo ambiente come è stato? “Molto positivo. Ho trovato una squadra molto organizzata, un bel gruppo nel quale c’è anche una folta rappresentanza italiana e questo sicuramente aiuta molto, soprattutto nella mentalità. Personalmente sono convinto di poter far bene il prossimo anno con questa nuova maglia”.

I programmi della prossima stagione devono ancora essere definiti nei dettagli nel prossimo ritiro, ma Davide Villella ha le idee chiare sui suoi obbiettivi per la prima parte di annata. “Sicuramente da italiano il Giro d’Italia è la corsa in cui punto di essere presente. Poi a inizio stagione un’altra gara a cui mi piacerebbe partecipare è la Liegi-Bastogne-Liegi e quindi lavoreremo per questo”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)