Bauke Mollema solitario a Como, l'olandese vince Il Lombardia 2019
COMO (CO) – L’olandese Bauke Mollema (Trek-Segafredo) conquista la vittoria più importante della sua carriera, vincendo in solitaria, sul traguardo di Como, la sua prima classica Monumento, Il Lombardia 2019.
Il 32enne corridore dei Paesi Bassi ha attaccato a sorpresa sulla penultima salita di Civiglio, quando al traguardo mancavano ancora 18 chilometri, e ha guadagnato subito un margine importante, approfittando anche del fatto che il gruppo dei migliori dietro di lui è rimasto un po’ troppo a studiarsi. Completano il podio di giornata l’ex iridato Alejandro Valverde (Movistar Team) ed il vincitore dell’ultimo Tour de France Egan Bernal (Team Ineos).
Partenza questa mattina da Bergamo con il commosso ricordo a Felice Gimondi. A dare il via alla corsa, insieme alle autorità cittadine, la figlia del grande Campione di Sedrina Norma Gimondi. L’organizzazione ha consegnato a quest’ultima anche un bellissima litografia ricordo del papà.
La corsa si accende subito con la fuga di giornata che nasce sin dai primi chilometri. Ne fanno parte: Fausto Masnada (Androni Sidermec), Davide Ballerini (Astana), Enrico Barbin (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe), Remì Cavagna (Deceuninck – Quick-Step), Petr Rikunov (Gazprom Rusvelo), Toms Skuijns (Trek Segafredo) e Marco Marcato (UAE Team Emirates). L’ultimo a desistere è stato il bergamasco Masnada che è riuscito a togliersi la soddisfazione di scollinare per primo in cima al Ghisallo, la salita simbolo e storica del Lombardia.
Ripreso Masnada, il gruppo dei migliori è tornato compatto. Ci ha provato da lontano il campione lussemburghese Bob Jungels (Trek-Segafredo) che però ha dovuto arrendersi sul durissimo Muro di Sormano. I migliori sono ancora tutti lì davanti, nessuno ha il coraggio di attaccare e si studiano. A rompere gli indugi a 18 km dall’arrivo è Mollema che riesce a scollinare sul Civiglio con una trentina di secondi di vantaggio; incrementa il suo margine durante la discesa e si gestisce alla perfezione sull’ultima salita di San Fermo della Battaglia. La picchiata finale per lui è una cavalcata trionfale verso il traguardo di Como.
Anche perchè dietro di lui, i big più attesi, continuano a studiarsi e perdono tempo. Provano ad attaccare, prima Roglic, poi Valverde e infine Bernal, ma nessuno riesce a fare la differenza. Valverde, Bernal e Fuglsang si giocano un posto sul podio allo sprint. Manca nel finale, invece, l’italiano più atteso Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che si è staccato sul Civiglio, ma in generale è una debacle per i colori azzurri, mai così male nella storia della corsa. Per trovare il primo dobbiamo scendere al 17° posto di Giovanni Visconti.
Il vincitore Bauke Mollema, dopo la linea del traguardo, ha dichiarato: “Non riesco a credere di aver vinto una Classica Monumento. Non ero il favorito, forse gli altri corridori mi hanno un po’ sottovalutato. Ho trovato il momento giusto per attaccare, poi sono andato a tutta negli ultimi dieci chilometri. Non ci credo!”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
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