Mondiali BMX: Sylvain Andre e Laura Smulders sul tetto del mondo a Baku
BAKU (AZERBAIJAN) – Un argento con Tommaso Gasparoli nella categoria Challenge 15/16, una finale sfiorata, prestazioni in costante crescita: è questo il bilancio azzurro del Campionato del Mondo BMX 2018. Un Mondiale, quello appena concluso a Baku, sicuramente caratterizzato da spettacolo e grandi emozioni. Dopo il podio dell’allievo Tommaso Gasparoli, la nazionale azzurra trattiene il fiato fino all’ultimo giorno di gare grazie alle prestazioni dello Junior Giacomo Gargalia, che manche dopo manche si fa strada tra i riders più forti del mondo e arriva in semifinale. Ma la beffa arriva proprio sul più bello: il sogno della finale sfuma per un soffio, con un quinto posto a soli 201 millesimi dal passaggio del turno.
Fuori invece nelle qualificazioni Andrea Annechini, ultimo nella propria batteria e costretto al ritiro dopo una caduta. Il titolo mondiale è stato conquistato dal francese Leo Garoyan, arrivato davanti al colombiano Juan Ramirez Valencia e al cileno Mauricio Molina. Al femminile, oro per l’olandese Indy Scheepers sulla svizzera Zoe Claessens e la colombiana Gabriela Carrillo Bolle.
Tra gli Elite, a laurearsi per la prima volta campione del mondo è il francese Sylvain Andre: il 25enne transalpino si conferma la nuova stella della BMX e dopo il secondo posto dello scorso anno riesce finalmente a centrare il grande acuto. Andre ha trionfato al termine di un emozionante duello con il connazionale Joris Daudet, già due volte iridato, battuto al fotofinish. Sul terzo gradino del podio, con un ritardo di 1.126, sale a sorpresa il portoghese Anderson de Souza. Si deve invece accontentare del quinto posto il campione uscente, lo statunitense Corben Sharrah, mai in lotta per la vittoria. Eliminati ai sedicesimi di finale i due azzurri presenti: Mattia Furlan chiude al sesto posto la propria batteria, mentre Giacomo Fantoni al settimo.
In campo femminile dominio assoluto dell’Olanda, che monopolizza il podio. Primo titolo iridato per Laura Smulders, che dopo aver conquistato un bronzo olimpico a Londra nel 2012 e le ultime due Coppe del Mondo, può ora aggiungere al palmares anche l’oro mondiale. Al secondo posto arriva incredibilmente la giovanissima sorella Merel Smulders (+1.143), per una doppietta davvero storica. Completa il podio Judy Baauw (+1.888) che conferma così lo straordinario momento di forma, essendo reduce da tre secondi posti consecutivi in Coppa del Mondo. Solamente settima invece la campionessa uscente, la statunitense Alise Willoughby, fuori dai giochi per una caduta.
L’ANALISI DEL CT GARGAGLIA – L’Italia torna a casa con qualche soddisfazione, ma soprattutto “Con rabbia e amaro in bocca”: parola del CT Francesco Gargaglia. Che aggiunge: “I ragazzi erano pronti per fare bene, veloci ed efficaci. Ma ancora una volta è mancato il risultato. Peccato per i due Elite: Furlan e Fantoni si sono fermati ai sedicesimi, ma dopo aver disputato manche ad altissimo livello. La turnazione non è stata favorevole purtroppo”.
Per quanto riguarda gli Junior, “Annechini è stato coinvolto in una rocambolesca caduta ed è stato costretto al ritiro, ma la rabbia più grande viene dalla gara di Giacomo Gargaglia: dopo aver girato alla grande nelle manche di qualifica e aver fatto registrare il miglior tempo sul giro della categoria Junior, nella semifinale era a ruota del favorito Nakai. Il caso ha voluto che proprio in quel momento Nakai cascasse, rallentando Giacomo, che non ha potuto andare oltre il quinto posto, nonostante sia ripartito prontamente. È una sconfitta molto difficile da digerire”. Ora si volta pagina, testa ai prossimi appuntamenti: “La squadra ha lavorato bene e con tutto lo staff, composto da Tommaso Lupi, Ornella Cosenza, Paolo Ritardati, Luca Crociani, Alfredo Guerrisi, Marco Barini e Federico Ravizzini, è già pronta per tornare al lavoro e continuare la sua crescita”.
(fonte: Federciclismo.it)