BERGAMO (BG) – Il team manager Giovanni Fidanza ha ufficializzato la selezione del team Eurotarget Bianchi Vitasana per il Giro d’Italia Donne. Saranno sette le atlete che correranno la Corsa Rosa; Arianna Fidanza, la belga Suzanne Verhoeven, la campionessa rumena (strada e crono) Ana Maria Covrig, Alice Gasparini, Debora Silvestri e le debuttanti, Martina Fidanza e Nicole D’Agostin.

Mancano pochi giorni al via (venerdì la partenza con la cronosquadre di Verbania) e inizia a salire la tensione. L’obiettivo della squadra bergamasca, la più giovane fra le 24 formazioni al via, sarà quello di finire la corsa sapendo di aver dato tutto. 
Per le ragazze di Fidanza un’esperienza unica e un salto di qualità importante.

“Essere alla partenza del Giro d’Italia è già un riconoscimento importante per il nostro team. Fino allo scorso anno correvamo gare regionali e nazionali, ora siamo una squadra UCI World Tour e ci apprestiamo a realizzare il sogno di partecipare alla corsa rosa dove ci confronteremo con un cast stellare – spiega Fidanza -. Per i nostri sponsor e per le atleta significa molto il Giro, una sensazione prima d’ora mai provata. E di questo siamo grati agli organizzatori per la fiducia che ci hanno concesso e non vediamo l’ora dicominciare”.

Non ci sono pressioni all’interno della squadra, i risultati conteranno relativamente. L’importante è che questo primo Giro sia un’esperienza utile a tutte le atlete. Fare bella figura, dare il massimo in corsa, senza naturalmente lasciare sfuggire nessuna occasione.
Unico rammarico l’assenza di Manuela Sonzogni sulla quale Fidanza aveva riposto grandi aspettative: “Manuela purtroppo non si è ripresa del tutto dopo la caduta in Svizzera, quindi non c’erano le condizioni e la sicurezza per schierarla alla partenza. Un vero
peccato, sarebbe stata una bella scommessa”.  

Sulla carta è un Giro impegnativo, dieci tappe (6-15 luglio), l’arrivo sul terribile Zoncolan, la cronometro in salita da Lanzada a Diga Campo di Moro, conclusione a Cividale del Friuli. Una corsa di dieci giorni è un’incognita per la tenuta delle atlete, che sono motivate e convinte di poter arrivare fino in fondo.