Miriam Vece, prima italiana ammessa all’Università del Ciclismo di Aigle
ROMANENGO (CR) – Una bella notizia per il ciclismo italiano l’ha rivelata questa mattina con un articolo La Gazzetta dello Sport. La pistard cremasca Miriam Vece, tesserata per la Valcar-PBM e vincitrice quest’anno di due titoli europei nella Velocità Individuale e nei 500 metri, entrerà nel Centro Mondiale del Ciclismo ad Aigle, come stagista.
La 21enne cremasca di Romanengo è la prima atleta italiana ad entrare nell’accademia del ciclismo. Si tratta sicuramente del giusto riconoscimento per un atleta che in questi anni è cresciuta notevolmente in un settore, quello della velocità, difficile ma anche ricco di discipline olimpiche.
Dal 26 al 28 ottobre la Vece sarà tra le azzurre che prenderanno parte alla Coppa del Mondo su pista di Milton, poi, una volta tornata dal Canada, si recherà al Centro Mondiale del Ciclismo ad Aigle, in Svizzera. Si tratta si una sorta di Università del ciclismo, voluta dall’UCI nel 2002 per formare i futuri talenti, in particolare in arrivo da federazioni senza grandi budget.
La Vece vivrà nell’ostello sportivo a pochi chilometri dal velodromo. La attenderanno lezioni teoriche e sessioni pratiche nel velodromo coperto elevetio, che per una velocista sono fondamentali. Il perchè della scelta ricaduta su Miriam Vece l’ha spiegata il CT azzurro Edoardo Salvoldi proprio alla Gazzetta. Si tratta di un premio per la miglior velocista italiana, arrivato anche in funzione dello stop forzato del velodromo di Montichiari per le infiltrazioni d’acqua: “È giusto dare continuità al lavoro svolto, lei in questi anni si è applicata più di altre a livello di allenamento e tenacia. Per le velociste, la bici vuol dire esprimere una prestazione che non ha nulla a che vedere con il ciclismo su strada – spiega il CT –. In un contesto di gruppo, Miriam può migliorare l’apprendimento del gesto tecnico. Tutto è finalizzato alla conquista di un posto per l’Olimpiade 2020″. Miriam Vece resterà in Svizzera almeno fino alla fine di aprile.