Edoardo Affini, debutto tra i pro’: "Emozione e tanta fatica"
L’atleta del Team Brilla ha fatto il proprio esordio stagionale in Argentina con la maglia azzurra della Nazionale Italiana nel Tour di San Luis.
SAN LUIS (ARGENTINA) – La prima volta tra i grandi non si dimentica, soprattutto se arriva con la prestigiosa maglia azzurra della Nazionale Italiana e nella corsa che sancisce il debutto stagionale di campioni del calibro diVincenzo Nibali, Nairo Quintana e dell’iridato Peter Sagan. Nel pomeriggio di Lunedì 18 Gennaio (notte italiana), il nuovo corridore del Team Brilla, Edoardo Affini (foto BettiniPhoto), ha fatto il proprio esordio in una corsa professionistica al Tour de San Luis, in Argentina, la principale gara a tappe del calendario sudamericano.
Nell’inedita cronosquadre d’apertura di El Durazno (Cordoba), il 19enne mantovano ha sfoggiato le sue doti di passista in un percorso pianeggiante, completato dagli azzurri diretti dal CT Davide Cassani alla media di 49.802 Kmh a 1’25” dagli specialisti della Etixx-Quick-Step guidati sul traguardo dall’idolo locale Maximiliano Ariel Richeze, primo leader della Classifica Generale.
“Che emozione, ero tesissimo prima della partenza”, ha esordito Affini. – “Dopotutto si trattava pur sempre del mio esordio in una corsa professionistica in una prova insidiosa come la cronosquadre. Questo tipo di prove si adattano alle mie caratteristiche e ho cercato di dare il massimo dall’inizio alla fine su un tracciato pianeggiante ma comunque esigente”.
Dopo l’esordio contro il tempo, Affini e compagni hanno preso parte alle prime due tappe in linea (San Luis – Villa Mercedes 181,9 Km) e (Potrero de Los Funes – La Punta 131 Km). Nell’occasione riservata ai velocisti, gli azzurri hanno contribuito a controllare la situazione in gruppo con l’obiettivo di lanciare lo sprint di Elia Viviani, terzo sul traguardo alle spalle del colombiano Fernando Gaviria (Etixx-Quick-Step) e del Campione del Mondo Peter Sagan (Tinkoff), mentre la terza tappa ha visto il successo dell’olandese Peter Koning (Drapac) al termine di una lunga fuga.
“Le corse professionistiche sono diverse rispetto a quelle dei dilettanti. Si parte fortissimo, poi una volta sganciata la fuga ci rilassiamo prima di tornare ad andare forte nel finale”, ha commentato il mantovano. – “Siamo arrivati vicini alla vittoria con Elia (Viviani) e sono riuscito a dare il mio contributo tenendo davanti i capitani”.
“Per me da oggi inizierà la lotta contro le tante asperità presenti sul percorso con l’obiettivo di farmi trovare pronto per l’ultima tappa totalmente pianeggiante. Non so bene cosa aspettarmi ma conto di superare tutte le montagne per mettere altri chilometri nelle gambe che mi torneranno utili nelle prime uscite stagionali tra gli Under 23”, ha concluso il corridore della Selle Italia-Cieffe-Ursus.