Giro d’Italia. Giulio Ciccone spettacolare a Ponte di Legno. Nibali attacca sul Mortirolo, Carapaz risponde e Roglic si stacca
PONTE DI LEGNO (BS) – La maglia azzurra Giulio Ciccone, re degli scalatori del Giro d’Italia, torna al successo alla Corsa Rosa a 24 anni (la prima era arrivata nel 2016) e lo fa nella giornata più attesa e difficile, quella della sedicesima tappa, da Lovere a Ponte di Legno di 194 km, senza il Gavia, ma con il temutissimo Mortirolo e un tempo da lupi.
Protagonista della fuga di 21 corridori della prima ora, l’abruzzese della Trek-Segafredo è riuscito a fare la differenza sul Mortirolo e se ne è andato con il ceco Jan Hirt (Astana). Nel finale, anche con qualche scaramuccia tra i due, Ciccone, seppur infreddolito, è riuscito ad avere la meglio dell’avversario sul traguardo di Ponte di Legno. Terzo a 1’20” il bergamasco Fausto Masnada (Androni-Sidermec).
Alle spalle si accende la lotta tra i big della classifica. Sempre sul Mortirolo è Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ad attaccare e a guadagnare qualche decina di metri sugli avversari. La maglia rosa Richard Carapaz (Movistar), con il supporto dei compagni di squadra e in particolar modo di Mikel Landa, riesce a rientrare sul siciliano prima della discesa. Tra il siciliano e l’ecuadoriano nasce un alleanza perchè lo sloveno Primoz Roglic (Jambo-Visma) si stacca e al traguardo paga 1’20” di ritardo dalla maglia rosa e viene sorpassato da Nibali al secondo posto della classifica generale.
Giornata che fin dai primi chilometri, come prevedibile, è animata da un corposa fuga che ha come protagonisti Amador (Movistar), Bidard (AG2R La Mondiale), Cattaneo e Masnada (Androni-Sidermec), Bilbao, Hirt e Villella (Astana), Caruso e A.Nibali (Bahrain Merida), Schwarzmann (Bora-hansgrohe), Owsian e Ventoso (CCC Team), Honoré (Deceuninck – Quick Step), Brown e Dombrowski (EF Educational First), Juul-Jensen e Nieve (Mitchelton-Scott), Bouwman (Jumbo Visma), Hindley (Team Sunweb), Ciccone (Trek-Segafredo) e Ulissi (UAE Team Emirates).
I 21 al comando affrontano la prima salita di giornata, il Passo della Presolana, con 3 minuti di vantaggio sul gruppo. Dopo la scalata a Croce di Salven, sull’inedita ascesa di Cevo i battistrada arrivano con 4’30” di vantaggio e a scollinare per prima è la maglia azzurra di Ciccone che rafforza il suo primato nella classifica scalatori. Inizia anche a piovere e il gap sale fino a 5’38”.
Sulle prime rampe del Mortirolo restano a condurre la corsa Hirt, Caruso, Ciccone, Nieve e Masnada, poi quando le pendenze si fanno ancora più impegnative davanti ci sono Hirt, Caruso, Ciccone, con quest’ultimo ancora primo al Gpm e Caruso che si stacca.
Nel frattempo alle loro spalle arriva l’attacco di Nibali, seguito da Carthy (EF Educational First) e poi rientrano sul siciliano anche Lopez, Carapaz e Landa. Roglic, invece, anche oggi è in difficoltà e cede terreno ai diretti rivali per la maglia rosa. Con lo sloveno ci sono Mollema e Yates. Nella successiva discesa Nibali ritrova anche il compagno Caruso, prima ancora il fratello Antonio, Carapaz, invece, può beneficiare anche del supporto di Amador. Ci sono poi i due della EF Dombrowsky e Carthy che nel falsopiano verso Ponte di Legno menano a tutta e di comune accordo fino al traguardo aumentando il divario da Roglic.
La lotta per la vittoria di tappa, invece, è tutta tra Ciccone e Hirt. L’abruzzese è straordinario nello sprint e va a far esplodere tutta la sua gioia confermando una volta di più tutto il suo valore.
Il vincitore di tappa Giulio Ciccone, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Ho aspettato questa seconda vittoria di tappa per due anni. Ho urlato di gioia sul traguardo perché è stata una giornata complicata con un sacco di pioggia e freddo. Jan Hirt non voleva collaborare e c’è stato un po’ di nervosismo ma alla fine sono contento per tutto“.
La Maglia Rosa Richard Carapaz ha dichiarato: “La verità è che è stata una giornata molto complicata, soprattutto a causa delle condizioni climatiche e del dislivello. Come squadra abbiamo lavorato molto bene per Mikel Landa e per me. È un’altra buona giornata grazie al tempo guadagnato in Generale“.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Richard Carapaz (Movistar Team)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Arnaud Demare (Groupama – FDJ)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Giulio Ciccone (Trek – Segafredo)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 17 – Commezzadura (Val di Sole)-Anterselva / Antholz 181 km – dislivello 3.000 m
Tappa mossa altimetricamente e molto articolata e costellata di attraversamenti cittadini. Si parte in discesa fino alla Val di Non, dove si affronta la Mendola partendo da Fondo con una variante inedita più ripida. Discesa su Bolzano e quindi risalita della valle dell’Isarco fino a Bressanone. Segue quindi una sequenza di salite e discese con i GPM di Elvas e Terento fino all’imbocco della Valle di Anterselva dove inizia la salita finale.
Ultimi km
Finale in salita molto impegnativo dai 5,5 km fino all’ultimo km con 4,5 km all’8,5% medio. Si entra poi nel percorso di fondo dello Stadio del Biathlon con una breve salita e quindi 100 m di discesa ripida per passare nel tunnel sotto la strada e entrare nello stadio vero e proprio; dopo il poligono di tiro si affronta il rettilineo di arrivo di 110 m in asfalto largo 6,5 m.
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Classifica generale
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