Mondiale Under 23 thrilling: squalificato Eekhoff, Samuele Battistella è campione del mondo
HARROGATE (GRAN BRETAGNA) – L’olandese Nils Eekhoff vince la volata ristretta a sette corridori sul traguardo di Harrogate, ma viene squalificato. Il secondo classificato Samuele Battistella si laurea campione del mondo su strada della categoria Under 23. Medaglia d’argento per lo svizzero Stefan Bissegger e medaglia di bronzo per il beniamino di casa Thomas Pidcock. Questo il verdetto finale dopo il consulto della giuria che ha deciso di squalificare Eekhoff per un irregolarità compiuta dal corridore olandese per rientrare in gruppo dopo una caduta ad oltre 125 km dall’arrivo: un traino con l’ammiraglia troppo prolungato rilevato dalle telecamere e dal segnale GPS. Tra gli squalificati anche l’azzurro Alexander Konychev e il danese Andreas Stokbro.
Ma il vicentino Battistella è campione del mondo con pieno merito perchè oggi è stato grande protagonista di giornata, ha corso con coraggio, intelligenza e caparbietà ed è andato a conquistare un sogno. Dal 2002 a Zolder, 17 anni fa, l’Italia non vinceva più un Mondiale degli Under 23. Curiosità l’ultimo campione del mondo italiano era stato Francesco Chicci, che oggi è il direttore sportivo di Battistella alla Dimension Data for Qhubeka.
LA CRONACA.
Dopo una serie di scaramucce iniziali, il primo allungo deciso è quello promosso dal tedesco Patrick Haller e dal norvegese Jonas Iversby Hvideberg. Su questa coppia si riporta anche l’azzurro Alessandro Covi. Si capisce che può essere un’azione interessante e allora rientrano altri corridori sulla testa della corsa.
Davanti troviamo: Johan Jacobs (Svizzera), Jonas Iversby Hvideberg (Norvegia), Alessandro Covi (Italia), Patrick Haller (Germania), Stuart Balfour (Olanda), Petr Kelemen (Repubblica Ceca), Ben Healy (Irlanda) e Stanislaw Aniolkowski (Polonia). In seconda battuta rientrano sul gruppetto di testa anche Ludvik Aspelund Holstad (Norvegia), Fred Wright (Gran Bretagna), Andreas Lorentz Kron (Danimarca), Marijn Van den Berg (Olanda) e Stan Dewulf (Belgio). Una foratura mette fuori dai giochi Hvideberg e quindi restano in 12 a condurre. A meno 78 km dall’arrivo vantano 1’10”.
Francia e Stati Uniti sono le due grandi Nazionali escluse dalla fuga di giornata e a loro il compito di guidare l’inseguimento. Anche in questa corsa numerose le cadute e una proprio che ha coinvolto Eekhoff e da cui poi l’azione di rientro incriminata. Sfortunati anche gli azzurri: foratura e una caduta per il campione europeo Alberto Dainese, un problema meccanico per Alexander Konychev.
Tornando sulla testa della corsa, sulla salita di Greenhow prova uno scatto secco proprio il varesino Covi e l’effetto e selezionare ulteriormente il drappello di testa. A quel punto restano in quattro a condurre: Covi (Italia), Dewulf (Belgio), Kron (Danimarca) e Balfour (Gran Bretagna). A 55 km dall’arrivo hanno una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo tornato compatto alle loro spalle, ma che non conta più di una cinquantina di unità. Tra loro ci sono gli altri due azzurri Samuele Battistella e Giovanni Aleotti.
Si forma poi un drappello di 21 corridori all’inseguimento del gruppetto di testa nel quale resta a fare buona guardia Battistella, sempre pronto a saltare sulla ruota di chiunque provi ad attaccare. Germania, Norvegia e Danimarca fanno il forcing e quattro di testa vengono ripresi. A quel punto Covi paga dazio e si stacca insieme ad altri.
La situazione appena prima di entrare nel circuito finale di Harrogate vede in testa un gruppo di 22 uomini, tra i quali è rimasto solo un azzurro, proprio Samuele Battistella, dietro, a una quarantina di secondi, un altro plotoncino più numeroso. A 19 km dall’arrivo su uno strappo lo stesso Battistella accelera e porta via l’azione che risulterà poi decisiva. Con il quasi 21enne corridore di Rossano Veneto se ne vanno anche Stefan Bissegger (Svizzera), Thoams Pidcock (Gran Bretagna), Sajnok (Polonia), Idar Andersen e Tobias S. Foss (Norvegia). Anderson è fermato poi da un problema meccanico, Sajnok perde contatto e dalle retrovie, all’ultimo chilometro, rientrano anche Sergio Higuita (Colombia), Nils Eekhoff (Olanda) e Andreas Kron (Danimarca). Questi sette si giocano il Mondiale allo sprint sullo strappo di Harrogate. Esulta Eekhoff, Battistella, deluso, picchia il pugno sul manubrio. Le vicende successive all’arrivo ve le abbiamo già raccontate. Fa festa l’Italia, gioisce Battistella, campione del mondo degli Under 23. Un sogno!
LE INTERVISTE.
“L’abbiamo inseguito tanto questo risultato – ha commentato Marino Amadori, CT della Nazionale Italiana Under 23 -. Ci siamo andati vicino diverse volte, ma ci era sempre sfuggito. In questi anni, poi, era diventato sempre più difficile. Il lavoro però alla fine ci ha permesso di recuperare il gap. Questi ragazzi si meritano questo risultato, che premia il lavoro di tutti e che dimostra una crescita complessiva del settore.” Un lavoro che ha cercato soprattutto, con la Nazionale Mista, di far prendere confidenza agli atleti con i ritmi pro.
“Ho sbagliato la volata – ammette candidamente Samuele Battistella -. Sono partito troppo tardi. Ero venuto qui in Inghilterra soprattutto come aiuto ai miei compagni. Poi, come si è messa la corsa, mi sono reso conto che avrei dovuto provarci. La gamba c’era, sapevo che ero in svantaggio, allora ho deciso di fare un po’ di selezione: sono partito molto bene e siamo rimasti subito in pochi, è stata la cosa migliore da fare. Sull’olandese non ho molto da dire, sinceramente non mi sono accorto di nulla in gara. Però meglio così, la maglia è nostra! Alla volata mi sono arrabbiato parecchio: sapevo di essere il più forte, ho sbagliato i tempi… avessi avuto un metro in più lo avrei passato di sicuro”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 44,38
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