Yorkshire 2019: Ancora USA d'oro, Megan Jastrab iridata tra le Donne Junior
HARROGATE (GRAN BRETAGNA) – Ancora una medaglia d’oro per gli Stati Uniti ai Campionati del Mondo di ciclismo su strada Yorkshire 2019. L’americana Megan Jastrab ha vinto la prova in linea del Mondiale Donne Junior. Medaglia d’argento per la belga Julie De Wilde e medaglia di bronzo per l’olandese Lieke Nooijen.
È la terza medaglia d’oro per gli USA dopo quella di Chloe Dygert nella cronometro Donne Elite e quella di Quinn Simmons nella prova in linea Juniores maschile. La Jastrab quest’anno si era già fatta notare in più occasioni sulla scena internazionale vincendo ad inizio stagione anche in Italia l’internazionale Trofeo Da Moreno a Cittiglio e poi in estate, in pista, aveva già conquistato il titolo mondiale dell’Omnium.
Corsa che quasi per l’intero suo svolgimento non ha regalato particolari sussulti se non dovuti alle numerose cadute che si sono registrate nel corso dei chilometri, in una delle quali, senza conseguenze, è rimasta coinvolta anche l’azzurra Matilde Vitillo. Ma quella più importante per l’esito della corsa è sicuramente quella che ha 46 km dall’arrivo coinvolge le due olandesi Fremke Gerritse e la campionessa europea Ilse Pluimers, due tra le atlete più attese e costrette ad inseguire a lungo.
La prima coraggiosa di giornata è la kazaka Diana Bukanova che è scappata tutta sola all’attacco, ha guadagnato fino a una cinquantina di secondi di vantaggio ed è stata poi ripresa a 50 chilometri dalla conclusione.
La corsa si riaccende a 25 chilometri dal traguardo: attacca una coppia composta dalla francese Cedrine Kerbaol e dalla cilena Catalina Anais Soto Campos. Non c’è un grandissimo accordo tra le due, comunque arrivano a guadagnare fino a 35 secondi sul gruppo. Allora a 7 km dall’arrivo la sudamericana rilancia tutta sola la sua azione al comando della corsa. La francese viene ripresa ai meno cinque, la Soto Campos ai meno 3 km. Particolarmente attiva in testa al gruppo è l’azzurra Camilla Alessio.
Una curva posta a due chilometri dall’arrivo permette alla russa Aigul Gareeva, già iridata della cronometro, e all’americana Megan Jastrab di guadagnare una manciata di metri di vantaggio. Sono due grandi pedalatrici e il gruppo capisce immediatamente che non sarà semplice andarle a riprendere anche perchè il finale insidioso è in leggera ma costante ascesa.
Il gruppo si rifà sotto negli ultimi 500 metri. Le due davanti si studiano. Parte lo sprint. Una caduta ai 200 metri ferma diverse atlete tra le quali anche la nostra Alessia Patuelli che era ben posizionata per un piazzamento e magari con possibilità anche di podio. La Gareeva si pianta e perde anche il podio. La Jastrab, invece, tiene duro e va a vincere la gara. Alle sue spalle la belga De Wilde e l’olandese Nooijen.
Alessia Patuelli, sprinter designata dal CT Salvoldi per un epilogo di questo genere, è coinvolta in una caduta rovinosa a 250 metri dalla conclusione, quando era in pieno recupero insieme al gruppo sulle due fuggitive (Gareeva e la stessa Jastrab): “E’ stato proprio un mondiale strano. Ieri sono stata male tutto il giorno, al punto che pensavo quasi di non partire. Poi invece mi sono ripresa. Pronti, via e sono vittima di una foratura. Niente di grave, eravamo nei primi chilometri e non è stato un problema. Poi qui sul traguardo ero sulla ruota dell’olandese, pronta a saltarla, quando questa è caduta e io con lei… Che rabbia!”.
La caduta scombina i piani della nostra Nazionale, che fino ad allora aveva corso bene, controllando una corsa nervosa ma mai veramente complicata. Sotto il traguardo la prima delle azzurre e Camilla Alessio, 11^. Seguono Sofia Collinelli, 19^ e Matilde Vitillo, 23^. Alessia Patuelli, con i segni della caduta, taglia il traguardo mestamente 37^.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 40,31
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