Al Giro d’Onore 2019 la FCI celebra anche il Paraciclismo, la nostra riserva di medaglie
ROMA (RM) – È stato un altro anno entusiasmante il 2019 per la nostra Nazionale di Ciclismo Paralimpico e per l’intero movimento italiano. Una stagione che verrà onorata il prossimo 19 novembre, presso il Baluardo della Cittadella di Modena, palcoscenico scelto per il tradizionale appuntamento con il Giro d’Onore. L’edizione 2019 dell’evento, organizzato dalla FCI, premierà i protagonisti del Settore che hanno portato a casa ben 13 medaglie ai soli campionati del mondo (ma se consideriamo anche le prove di Coppa del Mondo arriviamo alla cifra di 68!), confermandosi come uno dei settori più medagliati della Federazione ed anche del movimento paralimpico. Ai recenti Mondiali di Emmen la nostra rappresentativa ha vinto ben 8 maglie iridate. E poteva andare ancora meglio, considerando la sfortunata assenza di Francesca Porcellato e le cadute nel finale delle gare su strada di Anobile e Pittacolo, che si avviavano a giocarsi la vittoria.
L’Italia di Mario Valentini, oltre ai Campionati Mondiali, ha preso parte anche a due prove di Coppa del Mondo, a Corridonia e a Baie Comeau in Canada. Come abbiamo detto all’inzio, complessivamente il bottino azzurro può vantare la bellezza di 21 medaglie d’oro, 18 di argento e 16 di bronzo, elementi che pongono l’Italia ad un prestigioso terzo posto del Ranking Mondiale su strada. Valentini può contare su un gruppo di oltre 20 atleti, tutti assai competitivi e capaci di salire sul podio nelle più prestigiose manifestazioni internazionali.
Prima dei nomi vale la pena fornire qualche altro numero: nelle due trasferte sono stati convocati 23 atleti in rappresentanza di 17 società sportive. Sono saliti sul podio ben 12 azzurri (10 uomini e 2 donne), il che conferma l’alto livello complessivo del gruppo. Mazzone, Cecchetto, Zanardi, Porcellato, Amadeo, Cornegliani e Vitelaru nell’Handbike e Anobile, Tarlao, Pittacolo, Farroni, Masini, Addesi e il Tandem Pizzi/Panizza nel settore ciclistico sono atleti sempre accreditati per conquistare successi nelle loro categorie. E poi c’è il Team Relay, tornato sul gradino più alto del podio quest’anno nella prova di apertura di Emmen confermandosi anche uno straordinario strumento di promozione della cultura paralimpica, per la capacità comunicativa dei suoi protagonisti. A cominciare da Alessandro Zanardi, l’uomo di ferro che continua a stupire e a vestire la maglia iridata all’età di 53 anni.
Nell’anno che precede la Paralimpiade di Tokyo 2020 possiamo dunque contare su un consistente numero di atleti, qualificati per poter presentarci ai Giochi in Giappone come una delle squadre favorite. Sarà importante anche far bene ai prossimi Mondiali su Pista, che avranno luogo nel prossimo Gennaio a Milton in Canada, per incrementare ancora la nostra partecipazione ai Giochi.
Tutta questa quantità e qualità del nostro Paraciclismo è il frutto dell’incremento sensibile della gare nazionali e soprattutto della cifra dei tesserati, che nel 2019 è arrivato a superare i 500 effettivi (numero che si è praticamente raddoppiato in meno di 10 anni). Anche quest’anno l’UCI riconoscerà la bontà e l’efficacia della nostra struttura organizzativa con l’assegnazione di una delle tre prove di Coppa del Mondo a Castiglione della Pescaia dal 27 al 30 Maggio del 2020.