FCI: Le norme per l’attività ciclistica degli atleti con Disabilità Intellettiva e Relazionale
ROMA (RM) – La Federazione Ciclistica Italiana ha diffuso oggi, attraverso il proprio sito internet, questa importante comunicazione che vi riportiamo.
NORME ATTIVITA’ ATLETI INTELLECTUAL DISABILITY
PREMESSA
La FCI, in base al Protocollo d’Intesa con la FISDIR (dal 2009), ha istituito il tesseramento degli atleti con Disabilità Intellettiva e Relazionale, in particolare:
- Categorie ID (atleti con disturbi dello spettro autistico)
- Categorie C21 (atleti portatori della Sindrome di Down)
L’obiettivo fondamentale del suddetto Protocollo è la promozione e la diffusione della pratica sportiva del ciclismo tra le persone con disabilità intellettiva e relazionale.
Proprio in quest’ottica sono state predisposte le seguenti Norme che, per il momento (finché non verranno predisposte attività ciclistiche adattate) escludono, per tali categorie, la possibilità di prendere parte a competizioni ciclistiche e a prove dove sono previste partenze di gruppo sia su strada che fuoristrada, a meno che vengano effettuate a velocità controllata.
Art. 1 CATEGORIE ATLETI
A partire dal 2020 sono previste le seguenti 4 categorie:
- ID1 Atleti con deficit intellettivo e del funzionamento adattivo di età compresa tra i 7 ed i 15 anni
- ID2 Atleti con deficit intellettivo e del funzionamento adattivo a partire dai 16 anni in poi
- 1C21 Atleti con Sindrome di Down di età compresa tra i 7 ed i 15 anni
- 2C21 Atleti con Sindrome di Down a partire dai 16 anni in poi
Art. 2 CERTIFICAZIONI ED ESAMI RICHIESTI
Per tutte le categorie è richiesto solo il “Certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico” ai sensi del D.M. 24 aprile 2013
Per gli atleti con deficit intellettivo e del funzionamento adattivo (ID1 e ID2) è richiesta la certificazione della disabilità ai sensi della Legge 104/92 (art. 4).
Gli atleti portatori di Sindrome di Down (1C21 e 2C21) una sola volta, in via preventiva rispetto all’inizio dell’attività sportiva, devono sottoporsi ad un esame radiografico nelle proiezioni standard e dinamiche del rachide cervicale al fine di individuare eventuali patologie correlate alla sindrome di Down (ad esempio l’instabilità del rachide cervicale). I referti delle suddette radiografie devono essere esibiti al medico che rilascia il certificato di idoneità alla attività sportiva non agonistica, all’atto della relativa visita.
Art. 3 ATTIVITA’ PREVISTE
Tutte le categorie possono prendere parte alle seguenti attività:
- Prove di abilità (art. 5.3 Norme Attuative categorie Giovanissimi)
- Prove di abilità a stazioni (Allegato A Norme Attuative Categorie Giovanissimi)
- Gioco Ciclismo (art. 5.7 Norme Attuative categorie Giovanissimi)
- Easy bike Trial (art. 10.5 Norme Attuative categorie Giovanissimi)
- Cicloturismo
- Prove dimostrative (autonome o con accompagnatore) in occasione di eventi agonistici Federali (ad esempio: apripista).
In tutte le manifestazioni dove è prevista una classifica di società, la prova degli atleti delle categorie ID e C21 (nell’ambito delle attività consentite) deve determinare, a prescindere dal piazzamento, un punteggio da assegnare alla società di appartenenza per la classifica finale.
Si precisa che le presenti norme sostituiscono tutte le precedenti comunicazioni relative all’attività dei tesserati con disabilità intellettiva e relazionale (ID – C21).