VICENZA (VI) – Ci sono momenti in cui delle decisioni, seppur difficili, vanno prese e che vanno ben oltre lo sport. Data la situazione estremamente difficile in Italia, a causa dell’emergenza Coronavirus, il Team Trek-Pirelli ha deciso di non partire per il Sudafrica per partecipare alla Cape Epic 2020.

Una decisione inevitabile non solo per salvaguardare la salute degli atleti e di tutto il personale della squadra, ma anche per salvaguardare tutti i partecipanti ad una gara così importante come la Cape Epic. Anche se il viaggio di tutta la squadra avrebbe potuto essere possibile come dettato da “motivazioni lavorative” secondo le regole dell’ultimo Dcpm del governo italiano, il Team Trek-Pirelli ha deciso che in questa situazione estremamente difficile la scelta migliore era quella di rispettare le “buone pratiche” dettate dal governo: rimanere in Italia e non partecipare a Cape Epic 2020.

“È stata una decisione davvero dolorosa – ha dichiarato il team manager Marco Trentine abbiamo ancora difficoltà a digerirla, ma a causa del COVID-19 tutti i nostri voli sono stati cancellati da Turkish Airlines, anche il governo italiano ha promulgato il divieto di viaggiare prima per i residenti in Lombardia (Samuele Porro) e nella provincia di Treviso (Damiano Ferraro), poi per tutti gli abitanti italiani. Abbiamo quindi parlato con l’ufficio di Trek in Sudafrica della situazione nel nostro Paese e questo ci ha fatto riflettere su alcuni punti non secondari. Pertanto abbiamo pensato che evitare la partecipazione del Team Trek-Pirelli alla Cape Epic 2020 fosse la decisione giusta da prendere sia per i nostri atleti che per la salute di molte altre persone”.