KIRKLAND (STATI UNITI) – Sono passati tre anni da quando l’americano Tyler Farrar, 35 anni, ha deciso di appendere la bici al chiodo e porre fine alla sua brillante carriera. Professionista dal 2006 al 2017, velocista e specialista delle classiche, in carriera ha vinto due tappe al Giro d’Italia, una al Tour de France e tre alla Vuelta a España, oltre a due Vattenfall Cyclassics. Oltre che la maglia della sua Nazionale per Campionati del Mondo ed Olimpiadi, Farrar, tra le altre, ha vestito le divise di Cofidis (2006-2007), Team Slipstream (2008), Garmin (2009-2014), MTN (2015) e Dimension Data (2016-2017).

Alla fine della stagione 2017 ha lasciato il suo appartamento di Gand, in Belgio, ha comprato un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti e lì ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita. A 32 anni avrebbe potuto continuare a correre ancora qualche anno, ma la sua scelta è stata un’altra. Ha voluto diventare un pompiere, lavora nella cittadina di Kirkland, nello stato di Washington e in questi giorni le chiamate sono molto frequenti, soprattutto nella vicina Seattle, dove la pandemia di Coronavirus sta crescendo.

Diventare un vigile del fuoco era stato uno dei suoi sogni fin da bambino, insieme a quello della bicicletta. Quando da ragazzino le vittorie nel ciclismo iniziarono a diventare numerose e mostrò parecchio talento decise di perseguire in primis quella carriera, lasciando momentaneamente in stand-by l’altra. Ma la missione di entrare a far parte dei Vigili del Fuoco non l’hai mai abbandonato: “Anche quando correvo nella mia testa c’era sempre questo pensiero e sapevo che era il lavoro che avrei voluto fare una volta smesso con il ciclismo”, ha raccontato l’ex ciclista al sito Cyclingnews.

“Ho frequentato prima il corso per diventare soccorritore di emergenza e poi sono riuscito ad accedere all’accademia dei Vigili del Fuoco e una volta conclusa nel 2018, sono stato fortunato, sono riuscito a lavorare praticamente subito”. Anche oggi ha una sua squadra, un gruppo e un obbiettivo da raggiungere come accadeva ai tempi del ciclismo. Ma ora la missione è completamente diversa: oggi è sulle strade per cercare di salvare vite umane. Negli USA infatti i cosidetti “firefighter” oltre che combattere il fuoco, vengono chiamati anche per emergenze mediche.