L’ex ministro dello sport francese David Douillet: “Il Tour a luglio sarebbe un crimine contro l’umanità”
PARIGI (FRANCIA) – L’ex ministro dello sport francese, due volte campione olimpico di judo, David Douillet ha affermato che la prospettiva che il Tour de France si possa svolgere regolarmente quest’estate, nel mese di luglio, come da programma, sarebbe una “follia”, o meglio un “crimine contro l’umanità”.
Douillet, che ha vinto l’oro olimpico alle Olimpiadi di Atlanta e Sydney, è stato ministro dello sport francese sotto il mandato presidenziale di Nicolas Sarkozy dal 2011 al 2012.
“Dio sa che sono un fan del Tour de France, non mi perdo mai una una tappa ogni estate”, ha detto il 51enne in un’intervista rilasciata a France TV. Considerata la grande emergenza sanitaria per la pandemia Covid-19, si è rivolto agli organizzatori di ASO: “So che ci sono interessi finanziari importanti in gioco, ma ci sono anche troppi rischi per la salute pubblica”.
“Se avremo la possibilità di garantire un test a tutti i corridori del Tour e a tutto il pubblico presente, per verificare che siano negativi al virus, allora perché no, ma vedo questa eventualità poco probabile. Non esiste ancora un vaccino, tanta gente sta morendo e non credo che il Tour sia la priorità. Organizzare un evento di questa portata, senza le opportune garanzie è una follia”.
Le dichiarazioni dell’ex campione olimpico arrivano nel giorno in cui il direttore del Tour Christian Prudhomme ha dichiarato che la Grande Boucle “non si svolgerà a porte chiuse” con l’ipotesi di posticiparlo alla fine di luglio.
Tuttavia, con i tassi di mortalità causati dalla pandemia di Coronovirus ancora su livelli elevati in tutta Europa, corse annullate almeno fino al 1° giugno e un blocco totale ancora in atto in Francia, è ancora troppo presto per stabilire esattamente quando il prossimo Tour potrebbe avere luogo. ASO ha fissato come scadenza il 15 maggio, come data per prendere una una decisione.