TRENTO (TN) – Il 2020, oltre che l’anno delle Olimpiadi, è pure l’anno degli Europei di ciclismo di Trento, che però a differenza dei Giochi di Tokyo (come noto spostati al 2021) sono tutt’ora in calendario, anche se ovviamente non mancano i dubbi. Per la prima volta da quando la rassegna continentale comprende anche le gare élite, la manifestazione sarebbe approdata in Italia: in Trentino si sogna di festeggiare il bis tra le under 23 della beniamina trentina Letizia Paternoster, capace di trionfare nell’agosto scorso ad Alkmaar, o dell’altro idolo di casa Matteo Trentin, che nel 2018 aveva vestito la maglia stellata dopo il successo a Glasgow, così come altre prestazioni di spicco delle squadre azzurre, che tra l’altro metteranno in palio anche i titoli di Elia Viviani (prova in linea élite), Alberto Dainese (prova in linea under 23) e Andrea Piccolo (cronometro juniores).

Come un po’ tutta questa stagione fortemente condizionata dall’emergenza Coronavirus, anche la manifestazione prevista nella Città del Concilio dal 9 al 13 settembre dovrà però fare i conti con la pandemia. A tal proposito, sull’edizione odierna del quotidiano L’Adige, un articolo di Daniele Battistel ha riportato interessanti dichiarazioni di Roberto Failoni, assessore al turismo e allo sport della Provincia Autonoma di Trento.

«Il mese di maggio e i primi giorni di giugno – le parole di Failoni – saranno decisivi per la nostra programmazione. Bisognerà capire come proseguirà la curva dei contagi e attendere quali prescrizioni verranno poste a livello governativo. Senza girarci tanto attorno, la parola chiave è “assembramento”: per il prossimo futuro che tipo di ritrovi di persone saranno possibili? Con quali misure di precauzione? Solo dopo che saranno chiari questi aspetti si potrà muoversi su linee chiare. Per il momento mi sentirei di affermare che tutti gli avvenimenti fino a fine agosto sono cancellati. Poi si vedrà».

Per gli Europei sembrerebbe quindi esserci ancora speranza. «Siamo in attesa della decisione della decisione della Federazione internazionale. Al momento non ci sono pervenute indicazioni su un eventuale rinvio», ha aggiunto Failoni.

Alle considerazioni dell’assessore, nel medesimo articolo del quotidiano L’Adige si sono poi aggiunte le analisi di Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing, l’azienda turistica della Provincia: «L’Uci sta rivedendo il calendario complessivo. Mi pare di scorgere dalle dichiarazioni che ci sia la volontà di recuperare le grandi corse, vale a dire i tre giri, le classiche più importanti, gli Europei e i Mondiali. Anche qui bisognerà attendere le previsioni normative sulla sicurezza».

Interessante infine la conclusione dell’assessore Failoni: «A questo proposito credo che il ciclismo possa essere avvantaggiato visto che si disputa all’aperto. Ritengo che un evento organizzato in un certo modo si potrebbe tranquillamente realizzare, naturalmente prestando la massima attenzione agli assembramenti sul percorso e in particolare nelle zone d’arrivo. Ma è anche vero che il successo di un evento in gran parte è legato alla partecipazione e al coinvolgimento del pubblico, e se questo dovesse mancare…».