Puebla de Sanabria e Salamanca entrano nel nuovo percorso della Vuelta 2020
MADRID (SPAGNA) – Oggi La Vuelta ha ufficializzato il nuovo percorso dell’edizione 2020 con le nuove tappe inserite al posto delle due frazioni originariamente previste in Portogallo, poi saltate per l’emergenza Coronavirus e per l’accorciamento della corsa da 21 a 18 tappe. Saranno le cittadine di Puebla de Sanabria e Salamanca a prendere il posto di Porto. Mastosinhos e Viseu dovevano ospitare rispettivamente le tappe 15 e 16 della Vuelta 20. Ora Puebla de Sanabria sarà il traguardo della 15esima tappa (5 novembre), con partenza da Mos. Salamanca ospiterà la partenza della 16esima tappa, con l’arrivo a Ciudad Rodrigo e l’intera giornata si svolgerà all’interno della Provincia di Salamanca (6 novembre).
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A causa delle circostanze eccezionali causate dalla crisi sanitaria mondiale di Covid-19 e, a seguito dell’impossibilità di ospitare La Vuelta 20 in Portogallo nelle migliori condizioni possibili, Unipublic ha ridisegnato il percorso della gara, sostituendo le due città ospitanti portoghesi con quelle spagnole.
DUE TAPPE MOLTO IMPEGNATIVE
Questi cambiamenti non riguarderanno solo le città ospitanti, ma anche i profili di tappa. La tappa 15 diventerà la tappa più lunga dell’edizione, con un chilometraggio di oltre 234,6 km. “A giudicare dal tipo di percorso e dalla lunghezza della tappa, sarà una giornata favorevole alle fughe”, ha spiegato Fernando Escartín, Direttore Tecnico di La Vuelta. “È un percorso insidioso e sarà difficile per il gruppo controllare le fughe. Inoltre, contrariamente a quanto accaduto nel 2016, questa volta Puebla de Sanabria sarà presente nell’ultima settimana di gara, il che significa che le squadre avranno molta meno energia”.
Nella 16esima tappa, il terz’ultimo giorno di gara, Escartín si concentra sulla salita di El Robledo (Casares): “Una salita di prima categoria a 30 km dal traguardo creerà una selezione naturale del gruppo. È probabile che un gruppo ridotto, composto da 30-40 corridori, arriverà a giocarsi il successo. I corridori in lotta per la classifica generale dovranno davvero concentrarsi, perché un errore così vicino alla fine potrebbe costare loro caro”, avverte.